della Uil Fpl del Comune di Terni
Ci corre l’obbligo di scrivere se non una smentita una correzione in merito a un articolo sulla situazione di criticità della bibliomediateca di Terni apparso sulla stampa locale il giorno 30 marzo scorso. La bibliomediateca di Terni è uno dei biglietti da visita della città, per il suo stile architettonico, una stratificazione che a partire dal gotico del suo salone al piano terreno, passando per le sovrastrutture del XIV secolo arriva fino al discutibilissimo campanile in stile neofallico della più recente reinterpretazione dei primi anni 90 del XX secolo.
Questo luogo, potenzialmente denso di potenzialità in termini di servizi, oltre a necessitare di cure continue che si chiamano manutenzione, ordinaria e straordinaria, si chiamano lavoratori, specializzati, in numero adeguato, lavoratori che, come evidenziato nel comunicato stampa precedente, sono ormai in numero insufficiente, che insufficiente rimarrebbe anche se l’amministrazione comunale dovesse decidere di far fare allo scarso personale attuale tantissime ore di straordinario, o di farli lavorare anche sabato e domenica come ormai barbaramente si fa nei supermercati.
Il problema dell’impianto di condizionamento poi, è piuttosto antico, non come il salone gotico, intendiamoci, ma risalente almeno all’ultimo decennio, quindi non potremmo addebitarne la responsabilità all’attuale squadra di governo, ne tantomeno all’attuale dirigente, quest’ultimo anzi è sempre stato un attento gestore, attento alla sicurezza nei luoghi di lavoro e attento a gestire adeguatamente le esigenze dei dipendenti, perseguendo un buon clima lavorativo, che si declina sempre nella fornitura di un miglior servizio all’utenza.
Ma dobbiamo ritenere che il tempo dei miracoli sia finito. O si provvederà a restituire linfa vitale in termini di numero di addetti e di avanzamento di carriera per i meritevoli, adeguato microclima, dotazioni tecnologiche, o presto, inevitabilmente, sarà ob torto collo necessario chiudere quello che rischia di diventare un bruttissimo biglietto da visita per la nostra città. In tutto questo i dipendenti della bibliomediateca di Terni presto potrebbero scendere a 17 unità, un numero forse nemmeno adeguato a gestire il piano terreno.