Perugia ci riprova. Accogliendo la proposta del Forum dei giovani, mercoledì pomeriggio è partita la corsa di Perugia al titolo di Capitale europea dei giovani 2019.
Il dossier Già nominata capitale dei giovani per il 2016 e con il dossier con cui ha provato a competere per il 2017 e il 2018, su impulso del Forum dei giovani che ha coinvolto oltre 80 associazioni giovanili, Perugia tenta ancora l’impresa. Nella scorsa edizione il progetto è arrivato alla fase finale della selezione, poi vinta dai portoghesi di Cascais. In tal sede il progetto di candidatura è stato molto apprezzato, dipingendo Perugia come una città vivace, energica e con una capacità concreta nell’ospitare grandi eventi.
Esperienza Dall’esperienza passata Perugia ha ereditato un importante bagaglio, confermato dalla costituzione nel 2014 del forum regionale dei giovani, composto da 68 associazioni per un totale di circa 30mila soci.Proprio partendo da questi numeri e presupposti, l’Amministrazione ha riconfermato il proprio interesse a sviluppare e sostenere le azioni e le idee dei giovani, considerati portatori di innovazione e rigenerazione, e riconoscendo agli stessi il ruolo di protagonisti nel progresso socio-economico-culturale della città .
Le fasi La procedura di candidatura prevede due fasi. La prima riguarda la presentazione di un ‘concept note’ in cui si individuano le linee strategiche e le tematiche della candidatura; la seconda concerne la presentazione di un ‘application form’ in cui verrà individuato un articolato progetto di candidatura e sviluppato un programma di attività da realizzare in caso di esito positivo della stessa.
L’assessore «I ragazzi – ha precisato l’assessore Dramane Wagué – hanno svolto nelle due precedenti edizioni un ottimo lavoro. Per questo vogliamo ripartire da quanto di buono è stato fatto, cercando di migliorarci ulteriormente e costantemente. Il dinamismo e la convinzione che i nostri giovani stanno mettendo per gestire i progetti di Perugia capitale italiana della cultura saranno un biglietto da visita che completerà la progettualità precedente e ci consentirà ragionevolmente di aspirare al titolo».