Non solo foto-trappole. A stanare i ‘furbetti’ della differenziata ci pensano anche gli ausiliari della polizia ambientale. E le multe non sono solo uno spauracchio per far rigare dritto i cittadini.
Il sistema di raccolta
Fioccano le sanzioni, infatti, a Perugia. Il nuovo sistema di raccolta differenziata, sia ‘porta a porta’ che con mastelli stradali, non mira solamente ad aumentare le quantità di rifiuti correttamente conferiti nei cassonetti ma anche a garantire una copertura integrale del territorio, bloccare la ‘migrazione’ dei rifiuti e arrivare, prima o poi, alla tracciabilità che permetterà di identificare, in maniera univoca, l’utenza di provenienza. Mentre la Gesenu è alle prese con il rinvio a giudizio per la presunta maxi truffa nella gestione dei rifiuti e con l’ennesimo stop agli impianti – questa volta tocca al centro di compostaggio di Pietramelina, i cui conferimenti sono stati fermati in attesa di capire dove conferire gli scarti – non si ferma il suo pugno duro contro chi non differenzia correttamente i rifiuti.
Le multe
A finire nel mirino della polizia ambientale, nei giorni scorsi, è stata una giovane lavoratrice perugina che ha visto bussare alla porta della sua abitazione le forze dell’ordine. La sua colpa? Aver gettato insieme ai rifiuti indifferenziati buste di carta e documenti che sono stati utili, agli ausiliari, per risalire all’intestatario delle utenze. «Sono una maniaca della raccolta differenziata – spiega – separo sempre la carta dalla plastica, il tappo di plastica dei cartoni del latte dal resto della confezione, le lattine dal vetro. Ma sto traslocando e nel caos dei vari scatoloni sono finiti alcuni documenti nella busta dell’indifferenziato». Rea confessa, dunque, non ha minimamente pensato di contestare la sanzione da cento euro che si è vista applicare quando gli agenti di polizia hanno bussato alla sua porta mostrando le foto delle buste ‘incriminate’.
Gli agenti
«Sono stati molto gentili gli agenti di polizia ambientale – racconta ancora – ho spiegato loro che la carta è finita nella busta dell’indifferenziato perché, al momento, sto traslocando. Non mi sono neanche accorta, probabilmente, ma sono ben lieta che su questo tema ci sia tutta questa attenzione». Nessuna foto-trappola, però, all’origine della sanzione ci deve essere stata una segnalazione del condominio in cui la giovane ragazza vive. «Probabilmente – spiega ancora – è stato qualcuno che vive nel palazzo a fare una segnalazione giorni prima perché c’era un via vai di famiglie e stranieri che, forse non avendo ben compreso quali sono le regole della differenziata, passa qui a lasciare spazzatura di vario genere, tutta indifferenziata. Quando sono arrivati, però, l’unica busta ‘incriminata’ che hanno trovato nel contenitore era la mia e sono riusciti a risalire a me».