«Da giorni respiriamo polvere, non possiamo stendere fuori il bucato, non si può stare fuori a chiacchierare perché la terra giallastra ti entra nelle narici; siamo costretti a chiuderci in casa e tenere chiuse le finestre, che con questo caldo non è proprio il massimo»: la denuncia arriva da diversi cittadini che vivono lungo la tratta Fcu fra Perugia e Ponte San Giovanni, dove sono da poco cominciati i lavori per il raddoppio ferroviario.
FCU: SI LAMENTANO ANCHE I SINDACATI

Disagi e pericolo per la salute Là dove una volta c’erano i binari e passavano i treni, ora ci sfrecciano (è proprio il caso di dirlo) camion e ruspe. E ad ogni passaggio si alzano nuvoloni di polvere, che inondano le case vicine. L’abbiamo vista: non è la classica polvere domestica, è terriccio giallastro, è proprio la terra che fa da base alla strada ferrata. E non è solo una questione di pulizia. La terra delle ferrovie è tendenzialmente piena di sostanze tossiche, che vengono rilasciate dai treni ad ogni passaggio (ad esempio la polvere dei freni, ma non solo). La preoccupazione dei residenti è anche legata alla salute.
Un po’ di attenzione Eppure, dicono, basterebbe poco per limitare l’impatto: «Ovvio che quando ci sono dei lavori pubblici ci sia un po’ di disagio, ne siamo consapevoli, ma la sensazione è che una parte di questo disagio potrebbe essere diminuita con un po’ di cautela e attenzione. Innanzitutto chiedere agli autisti di procedere con cautela e poi bagnare il terreno per evitare che si alzi troppa polvere ad ogni passaggio.