Celebrata a Terni la Giornata internazionale dell’infermiere

‘Immagini e parole… nutrimento per l’anima’: questo il titolo del convegno organizzato dall’Ordine

Condividi questo articolo su

FOTOGALLERY


L’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Terni, nella giornata di mercoledì 15 maggio, ha festeggiato la Giornata internazionale dell’infermiere: un evento che si è svolto con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto 12 maggio, festa della mamma, che quest’anno cadeva di domenica. Un dato degno di nota, la corrispondenza con la festa della mamma, per una professione in cui le donne sono il 76% e 270 mila di loro, in Italia, sono mamme che devono conciliare questa professione impegnativa con i carichi familiari.

La data del 12 maggio, ha ricordato la presidente dell’Ordine di Terni, Emanuela Ruffinelli, vuole celebrare l’anniversario della nascita di Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820-Londra, 13 agosto 1910), infermiera britannica nota come ‘la signora con la lanterna’, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica. Numerosi gli eventi e le iniziative promosse dai 102 Ordini delle professioni infermieristiche d’Italia, volti a sottolineare l’importanza di questi professionisti, «poichè senza infermieri non c’è futuro, senza infermieri non c’è salute, non c’è assistenza per una popolazione sempre più anziana, fragile e sola».

Nell’occasione l’Opi di Terni ha promosso un convegno dal tema ‘Immagini e parole… nutrimento per l’anima’, che si è svolto presso la sala dei Camino dell’antico e suggestivo convento di Santa Maria delle Grazie risalente al XV secolo. «Questo evento, concepito come un’ode alla dedizione e alla sensibilità degli infermieri – spiega l’Ordine -, ha attratto professionisti ed esperti del settore per un profondo esame dell’essenza della cura centrata sulla persona e dell’arte dell’assistenza». A curarne l’accreditamento e l’organizzazione, con meticolosità e impegno, il consigliere dell’Opi Paolo Sgrigna.

Ad allietare il pomeriggio, Alice Mammoli: studentessa universitaria di psicologia che coltiva da anni la passione del violino. Ha interpretato alcuni brani. Ovviamente non poteva mancare il brano di apertura che accompagna da anni gli eventi dell’Ordine di Terni, ‘La cura’ di Franco Battiato nella quale si sottolinea che ogni persona ‘è un essere speciale’ con esigenze e peculiarità che vanno rispettate. La cura, infatti, non è solo un’attività insita nell’essere umano, è anche un concetto che si evolve nel tempo, rispondendo nelle diverse epoche a diversi bisogni e necessità emergenti nella società e negli individui.

I saluti istituzionali

La presidente Ruffinelli ha dato il benvenuto ai numerosi partecipanti ricordando Florence Nightingale con immagini e qualche cenno di storia. Ha presentato poi un video dove sono raccolti gli slogan proposti dalla Federazione nazionale per questa occasione, dal 1992 ad oggi, nei quali si sottolinea la scelta di essere sempre ‘dalla parte del cittadino’. Molto apprezzata la telefonata di saluto della past president dell’allora Federazione nazionale dei collegi IP.AS.VI., suor Odilia D’Avella, alla quale si deve il primo manifesto (1992) con lo slogan ‘Professione salute, gesti che contano’. Nel suo saluto ha ricordato come l’assistenza non possa prescindere da piccoli gesti capaci di dare conforto alle persone di cui ci si prende cura.

Graditissimo è stato il messaggio di saluto inviato dal vescovo Francesco Antonio Soddu che ha voluto ricordare l’importanza della professione infermieristica, rammentando che la cura del corpo non può prescindere da una necessaria attenzione al benessere totale della persona, in tutti i suoi rapporti di integrazione con la totalità del creato. Il professor Stefano Brancorsini, delegato del Rettore dell’università degli Studi di Perugia per il Polo didattico scientifico di Terni, presidente del corso di laurea in infermieristica, sede di Terni, nel suo saluto ha voluto rafforzato il legame tra la formazione accademica e la pratica professionale nell’ambito infermieristico. È stata poi la volta del direttore generale della Usl Umbria 2, Piero Carsili, il quale ha sottolineato i significativi cambiamenti nella sanità territoriale, con la nascita delle prime ‘case di comunità’. Questa transizione ha dimostrato di contribuire in modo sostanziale alla riduzione dei ricoveri ospedalieri ordinari. Lo stesso Carsili ha poi enfatizzato in modo chiaro e convincente l’importanza cruciale del ruolo degli infermieri come il nucleo più numeroso e vitale del sistema sanitario. Un saluto inaspettato è stato quello di Riccardo Cecchelin, ex direttore de Il Corriere dell’Umbria, il quale ha ricordato il suo ricovero durante la pandemia, elogiando gli infermieri che con grande coraggio, dedizione e professionalità lo hanno sostenuto e curato.

I relatori

Due giovani Infermieri, Nikita Fantucchio e Federico Montanari, studenti del corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche presso l’università degli Studi di Perugia, hanno esplorato il lato creativo e intuitivo dell’assistenza infermieristica, mettendo in evidenza come questa sia molto più di una serie di procedure medico-assistenziali, ma un’arte che richiede sensibilità, empatia e comprensione. Per farlo, hanno sviscerato la famosa frase di Florence Nightingale: ‘L’assistenza infermieristica è un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio. È una delle belle arti. Anzi, la più bella delle arti belle’.

Il dottor Paolo Trenta, psicologo, ha presentato il suo libro ‘La postura narrativa. I modi di essere della cura’, recentemente pubblicato dalla Edizioni Castelvecchi, offrendo uno sguardo approfondito sui diversi approcci alla cura centrata sulla persona: ‘[…] L’ascolto attivo, la capacità di recepire cosa l’altro ci dice e comprendere come questo risuoni in noi, è l’altra competenza fondamentale costitutiva di una postura attenta ad accogliere i bisogni di chi chiede aiuto […]’.

Il professor Paolo Cicchini e la presidente Emanuela Ruffinelli hanno poi presentato l’ultima pubblicazione dell’Ordine che raccoglie gli elaborati, immagini e storie, dei due concorsi dedicati alla Giornata internazionale della donna – ‘8 Marzo 2021: donna, moglie, mamma, infermiera…’ e ‘8 marzo 2022: infermiera, donna di pace in tempo di guerra’, condividendo le loro riflessioni sul ruolo delle immagini e delle parole nel raccontare l’esperienza della cura infermieristica, offrendo preziose prospettive su come comunicare e condividere esperienze di cura in modo efficace ed empatico. Il professor Cicchini ha ribadito come l’assistenza possa e debba essere considerata alla stregua di un’arte: «Una sorta di grande mosaico i cui tasselli siano armonicamente collocati l’uno accanto all’altro, in un rapporto che concili la cura del corpo con altre fondamentali necessità che scaturiscono dalla dimensione d’una visione integrale dell’individuo». Il docente e critico d’arte ha concluso con una frase di Guillaume Apollinaire: «Un fazzoletto che cade può essere una leva capace di sollevare il mondo», pertanto «anche un sorriso in corsia può essere un sole che illumina la notte del dolore». La pubblicazione, insieme ad un segnalibro personalizzato, è stata donata a tutti i presenti al convegno, mentre i partecipanti ai due concorsi hanno ricevuto in dono libri inerenti la professione.

«Questo convegno – conclude l’Opi di Terni – ha rappresentato un’importante occasione per celebrare e rafforzare il ruolo cruciale degli infermieri e delle infermiere nel sistema sanitario. Ha evidenziato l’importanza di un approccio umanistico e centrato sulla persona nella cura del paziente. Grazie al contributo di tutti i relatori e partecipanti, l’evento ha fornito spunti di riflessione preziosi e ispirazione per continuare a promuovere una pratica infermieristica di alta qualità e orientata al benessere degli assistiti, confermando così il costante impegno della comunità infermieristica di Terni nell’elevare gli standard di cura e nel garantire un servizio sanitario sempre più efficiente e compassionevole».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli