L’operazione della squadra mobile di Perugia è scattata martedì mattina, dopo che in una zona industriale alla periferia della città era stato notato un po’ troppo ‘movimento’ al di fuori degli orari di lavoro.
I controlli Gli agenti – i dettagli sono stati illustrati dal primo dirigente Giampaolo Bonafini e dal commissario capo Piero Corona – hanno individuato un’autovettura -intestata a un cittadino albanese che aveva accesso ad un’officina – che faceva la spola tra la stessa e un dirupo poco distante.
La perquisizione Quando sono entrati in azione, gli agenti hanno bloccato l’uomo, procedendo alla perquisizione del mezzo e poi l’ispezione del luogo da cui avveniva il ‘curioso’ andirivieni: negli anfratti del dirupo era ben custodita la cocaina . circa un chilo e due etti – avvolta in panni, all’interno di barattoli, dove c’era anche del riso per prevenire l’umidità .
L’officina La restante parte della droga (circa 500 grammi) è stata invece trovata all’interno dell’officina, dove c’era anche del mannitolo per taglio. L’uomo – che lavora come meccanico ed ha dei precedenti per reati contro il patrimonio – aveva avuto le chiavi dell’officina ed il telecomando del cancello dal titolare – risultato completamente all’oscuro dell’attività illecita – e non spacciava in quel luogo, scelto solo – essendo lui una specie di ‘grossista’ – come nascondiglio sicuro per custodire la cocaina.
Tanti soldi La cocaina sequestrata, in polvere ed in scaglie, avrebbe permesso di confezionare circa 3.400 dosi, che vendute a 70-80 euro l’una, potevano procurare un ricavo di circa 250 mila euro.
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