Comune di Terni: «Fallimento Ballerani»

Il capo gruppo di FdI-An, Marco Cecconi, scatenato contro l’assessore

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di Marco Celestino Cecconi
Consigliere comunale di FdI-An a Terni

Abbandonandosi ad una pratica d’altri tempi – ovvero a quella degli incontri segreti, delle riunioni separate, dei rapporti privilegiati con i ‘sindacati amici’, degli accordi ad escludendum a danno di quei sindacati che, invece, non sono né servi né complici – insomma l’eterna disgustosa manfrina del divide et impera, il Comune di Terni è riuscito in un colpo solo a passare sopra alle relazioni sindacali come un caterpillar e a far conquistare all’assessore Ballerani l’indiscusso primato del peggiore assessore al personale di tutti i tempi.

L’ “incontro a due” (Cisl-Cgil) dal quale la Ballerani ha tagliato fuori altre sigle ad iniziare dalla Uil, finalizzato con tutta evidenza ad ottenere un dietro front in vista dell’annunciato sciopero dei dipendenti comunali del 25 settembre prossimo, è un fatto gravissimo ed inaccettabile, sul piano della forma e su quello della sostanza, anche a prescindere dalle ragioni – pur sacrosante – dello sciopero stesso.

È gravissimo e inaccettabile perché a quell’incontro la delegazione trattante del Comune neanche c’era; perché quello sciopero era stato deciso all’unanimità; perché non sappiamo quale sia stata la merce di scambio usata per ottenere che la premiata coppia Cisl-Cgil tornasse sui propri passi come in pratica ha già iniziato a fare, ma in compenso siamo certi del fatto che, ad avvantaggiarsene, non saranno – di sicuro – né il funzionamento della macchina comunale né i servizi ai cittadini.

Di queste questioni ed altre ancora, nelle prossime ore, faremo oggetto di una interrogazione al sindaco, che finora tanto per cambiare si è distinto per il suo assordante silenzio, opposto (e questo è più che mai inaudito) anche alle richieste di chiarimenti avanzate dalla Uil.

All’assessore Ballerani, invece, crediamo che ormai non valga la pena di chiedere più niente.

Fino ad oggi, tutte le istanze che le abbiamo indirizzato attraverso altrettante interrogazioni – penso ad esempio a tante questioni relative alla polizia municipale – hanno soltanto fatto emergere una disinformazione ed una così disarmante propensione al negazionismo, che si capisce più che bene la ragione per la quale a fine luglio all’unanimità l’assemblea del personale aveva messo in campo l’ipotesi di chiederne le dimissioni.

In effetti, se il bilancio di un anno di mandato della Ballerani si riduce, da un lato, alla creazione degli staff degli assessori e, dall’altro, ad un pauroso ritorno al passato sul fronte delle relazioni sindacali – mentre intanto il personale è in subbuglio, i servizi allo sbando e la polizia municipale annuncia a sua volta uno sciopero per sabato prossimo – una ragione ci sarà.

Ed è quella che le varrebbe la maglia nera, se non fosse che le carenze e le scorrettezze della Ballerani sono la fotografia del fallimento e della disonestà intellettuale di un’intera Amministrazione.

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