di S.F.
Piano triennale del fabbisogno del personale 2025-2027 del Comune di Terni, altra modifica con tanto di variazione di bilancio urgente. Questa volta di mezzo c’è la direzione welfare ed i rinforzi con fondi statali. Il focus tuttavia è su altro.
IL COMITATO COSTITUITO PER LA VALUTAZIONE DEI CARICHI DI LAVORO DEGLI UFFICI

Della questione se ne è parlato giovedì mattina in III commissione – presidente Claudio Batini – con le esposizioni del direttore generale Claudio Carbone e la dirigente ad interim alle risorse umane Grazia Marcucci. Riguarda un bel po’ di ingressi per la direzione welfare, tutti a tempo determinato, seppur in realtà la manovra coinvolga tutti gli enti della zona sociale del territorio. Si parla di assistenti sociali, funzionari amministrativi contabili e anche psicologi.
PERENNE CARENZA DI PERSONALE IN COMUNE

«La direzione generale – le parole di Carbone sul tema personale – sta svolgendo un’analisi del dimensionamento dell’ente per le necessità delle direzioni ed è stata consegnata una prima verifica. Mercoledì c’è stato un incontro con i sindacati sulle progressioni ed entro maggio/giugno ci sarà il nuovo piano assunzionale. Comporterà degli adattamenti, non è semplice. Cerchiamo di risolvere le criticità». La manovra odierna interessa, come detto, le assunzioni flessibili. A chiedere lumi è stato Valdimiro Orsini di TMS.
IL NUOVO PIANO ASSUNZIONALE 2025-2027 (PRE MODIFICA)

«Le assunzioni flessibili della variazioni sono a carico statale e vengono fatte tutte per la direzione welfare. Da dove nasce questa esigenza? Si utilizzano risorse del fondo nazionale contro la povertà. C’è stato un aumento di carico di lavoro?», l’input per Carbone. «C’è una relazione della dirigente Donatella Accardo – la replica del dg – che descrive le progettualità che, appunto, ha richiesto l’utilizzo del fondo di povertà per sopperire. Una verifica c’è stata». Ad intervenire anche Leonardo Patalocco del PD.
PC E MONITOR NUOVI, DI MEZZO IL FONDO POVERTA’
«Si legge che si passerà dai 603 dipendenti al 1° gennaio 2025 ai 544 a fine 2027. Si pensa di compensare le 60 uscite?», la domanda per i tecnici di palazzo Spada. «L’idea dell’amministrazione – la puntualizzazione di Carbone – è di sostituire il personale in uscita, con rapporto 1 a 1. In più c’è in corso la verifica della distribuzione del personale, c’è stata la costituzione del comitato paritetico e si è in fase istruttoria. Non sarà semplice, le richieste delle direzioni sono impegnative. In più c’è l’esigenza del Pnrr e del quadro strategico». A chiudere il cerchio un breve intervento della Marcucci: «La variazione c’è perché la comunicazione positiva per il rafforzamento dei servizi è arrivata dopo l’approvazione del bilancio». Ulteriori modifiche previste a stretto giro.