di S.F.
«Gli esiti delle riunioni sono culminati con varie ipotesi di quadratura finale, passate al vaglio dell’amministrazione comunale e del direttore generale. Questi ultimi hanno infine optato per una variazione di assestamento e salvaguardia degli equilibri che comprende anche l’utilizzo di parte del fondo Emergenza Terni». Per circa 1 milione di euro. È uno dei passaggi messi nero su bianco nella maxi documentazione legata all’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024-2026: l’atto è pronto per essere trattato martedì in III commissione consiliare e, il 29 novembre, in consiglio. Permane, come ovvio che sia, l’equilibrio economico-finanziario. Le curiosità sul come ci si è arrivati tuttavia non mancano.
ASSESTAMENTO BILANCIO, +60 MILA EURO PER I GETTONI DEI CONSIGLIERI

Cosa è successo in estrema sintesi? In Comune ci si è visti più volte per capire – o meglio, scegliere – come chiudere la questione in seguito alla verifica dell’andamento delle spese e delle entrate di competenza. L’esito è chiaro: è risultato necessario finanziare parte della variazione applicando il fondo emergenza Terni. Ciò per via delle numerose richieste «considerate come indifferibili e necessarie». Manovra utile per mantenere gli equilibri di bilancio. Anche perché dalla direzione governo del territorio – dirigente Federico Nannurelli – sono state indicate tre possibili situazioni di squilibrio per un totale di 350 mila euro: la maggior parte (200 mila euro) riguardante la cascata, «la cui entrata potrebbe essere inferiore rispetto allo stanziamento», poi 100 mila euro per la chiesa di Poggio Lavarino (per la messa in sicurezza) ed i restanti 50 mila euro per la manutenzione straordinaria dei loculi.
CONCESSIONI LOCULI: -700 MILA EURO DI ENTRATE PER IL COMUNE

Alla fine della manovra in questione il fondo di Emergenza Terni (da ricordare che si tratta di un accantonamento volontario, non obbligatorio) scende a quota 246.412 euro. Come noto è in riduzione il debito residuo (di mezzo anche il fondo di rotazione e le rate del fondo anticipazione liquidità): tra il 2012 e il 2024 è sceso di oltre 60 milioni di euro. In ogni caso c’è un input: «Appare opportuno e indispensabile continuare la verifica costante e puntuale, anche prima del termine dell’esercizio, degli equilibri complessivi vista la manovra di bilancio presentata. È auspicabile, inoltre, continuare la politica degli accantonamenti per una sana gestione dell’ente che sia in grado di fronteggiare le contingenze che sempre si verificano», si legge nella relazione istruttoria firmata dalla dirigente Grazia Marcucci, dal funzionario con elevata qualificazione – nonché responsabile del procedimento Andrea Giuseppe Stentella – e dai dottori Gian Michele Passeri, Marco Gatti, Sharon Costantini e Irma Taliani.
AUTUNNO 2023, SPUNTA IL FONDO D’EMERGENZA DA 1,7 MILIONI

C’è un generale equilibrio anche per la gestione dei residui. Seppur con una questione aperta: «È stata proposta – si legge – una specifica alla competente sezione regionale della Corte dei conti circa il trattamento dei residui attivi afferenti alla gestione del dissesto, ora tornati in capo all’ente che ad oggi vengono comunque iscritti in bilancio contestualmente alla relativa riscossione nell’esercizio di riferimento, evitando di alterare gli equilibri di competenza». Vedremo l’esito. Nel rendiconto 2024 sarà ricompresa anche la cifra accantonata per il debito residuo del fondo di anticipazione liquidità.