
«Viva Terni, viva l’Umbria. Stappiamo metaforicamente una parte della città oggi». Applausi, foto di rito e anche ‘strombazzamenti’ al momento di transitare sul ponte riaperto dopo anni di fatiche, promesse disattese e tentativi di trovare una soluzione: il collegamento viario tra Gabelletta e Maratta è finalmente completo a 19 anni dall’intesa Stato-Regione per la realizzazione dell’opera. Sabato pomeriggio in strada di Casanova il via tra i sorrisi dell’amministrazione a guida Leonardo Latini e Giuseppe Chianella, assessore regionale ai trasporti, a ricordare i meriti – gran parte dei soldi li hanno messi loro – di palazzo Donini e delle vecchie giunte targate Pd. Siparietto atteso e che puntualmente si è verificato: in ballo c’è soprattutto la realizzazione del nuovo ponte. Ma non solo.
I PRIMI PASSAGGI DELLE AUTO POST TAGLIO DEL NASTRO: ATTENZIONE AL DOSSO
Il messaggio

Un evento pubblicizzato in lungo e in largo dalla giunta Latini perché «dimostra la concretezza della nuova amministrazione» ha sottolineato il 44enne avvocato. Sia il sindaco che l’assessore Enrico Melasecche in più circostanze hanno teso la mano – anche perché è difficile fare altrimenti – alla Regione per le «promesse fatte» e, in particolar modo, il ‘pressing’ c’è stato in merito alla realizzazione del nuovo punto sul raccordo Terni-Orte. «Un ringraziamento va anche alla Regione, ci ha permesso con i finanziamenti regionali di poter completare l’opera. Abbiamo capito che ci sarà un rispetto degli impegni da parte loro ed è un primo passo. Spero ce ne saranno altri», l’invito di Latini a Chianella di fronte al parterre amico (assessori e consiglieri della Lega presenti, quasi in toto)». Poi parte il siparietto tra Melasecche e Chianella.
LA RIAPERTURA DEL PONTE A DUE DANNI E MEZZO DALL’INAUGURAZIONE DEI PRIMI DUE TRATTI DEL COLLEGAMENTO
Il ‘corrucciato’ Chianella, la sicurezza del ponte e il ribasso

Prima battuta per l’assessore: «Un saluto affettuoso a tutti perché, al di là delle diverse appartenzene e idee politiche, oggi Terni fa un passo in avanti. Mancava un salto finale in questo caso e riconoscendo a chi ha fatto prima, sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto oggi. Guardo il corrucciato Chianella per ciò che vogliamo fare: il ponte all’epoca funzionava all’epoca con una portata massima e senza limiti a 30 km/h, lo riapriamo in questo modo per ragioni di prudenza. Ci sono dei dossi e i tecnici hanno ritenuto di agire in questo modo. Avevamo da quest’opera un notevole ribasso d’asta e contiamo tuttora che la Regione, come accade per opere di questo genere, ci consenta di trattenerlo per realizzare il ponte sul raccordo Terni-Orte. Realizzato molti anni fa dall’Anas e non si ha certezza della portata, loro non garantiscono nulla perché pare non si ritrovino nemmeno i documenti relativi: non è regolare, i camion vanno a sbattere contro le travi per cui va rialzato e allargato. Così, in maniera definitiva, i cittadini potranno passare da Gabelletta alla zona industriale/commerciale e creare nuovo sviluppo. Terni ne ha assolutamente bisogno. Mi auguro che l’amico Chianella, ternano-aviglianese, voglia darci una mano. Noi non abbiamo un euro bucato per poterlo fare». Poteva mancare un accenno alla ‘macchina’ comunale? Certo che no: «Abbiamo poco personale e molti sono andati in pensione, siamo bloccati nel turnover e speriamo che duri poco. C’è bisogno di rimpinguare tecnici, necessitiamo di giovani e forze nuove: vogliamo che la città sia sempre più viva anche grazie alla collaborazione della Regione. Speriamo – ha concluso – che mantenga tutte le promesse che ci sono state».
LA BAGARRE IN COMMISSIONE CONSILIARE CON L’EX ASSESSORE CORRADI, NOVEMBRE 2017
Chianella, le medicazioni e il futuro: «Non mettiamo paura, il ponte è ok. Questa è soluzione Corradi»

L’assessore regionale – tra i due ci sono state diverse comunicazioni formali e informali prima dell’inaugurazione di sabato – però ricorda un paio di cose: «I tecnici sanno quello che devono fare. Questa richiesta dell’utilizzazione del ribasso fu fatta dalla precedenza amministrazione Pd nel maggio 2015 e la Regione avvertì che c’era un problema legato alle barriere antirumore, nel progetto era stata definita una specifica tecnica; credo che per le risorse a disposizione l’opera si possa completare agevolmente. Le ‘medicazioni’ adottate vanno bene – Chianella fa presente che tale soluzione arriva dall’ex assessore del Comune di Terni Sandro Corradi – però non dobbiamo mettere paura: il ponte non ha problemi perché altrimenti andava chiuso il ponte e il raccordo. Ci sono le condizioni per completare razionalmente l’opera e di ciò siamo contenti. Il merito va a tutti: amministrazione attuale e precedente, le procedure amministrative non sono mai semplici. Questa opera nasce da un’intesa Stato-Regione nel 1999 e siamo arrivati al 2018: si parla di 6 milioni 550 mila euro con un ribasso di 865 mila euro, oltre 5 milioni finanziati dalla Regione. Ringrazio le imprese che hanno lavorato, sono serie».
OTTOBRE 2017, L’IDEA DELLA RIAPERTURA CON LIVELLAMENTO DEL TRATTO CONCLUSIVO
La festa e la ripartenza
Tra i presenti all’inaugurazione anche una ‘fan’ dell’ex sindaco Gianfranco Ciaurro e un vicesindaco Andrea Giuli in tenuta da biker. Tra i primi ad attraversare il ponte riaperto – post rifocillamento, clacson a mo’ di festa da diverse auto – proprio il sindaco Latini: «l’artiglieria nemica» citata da Melasecche durante il passaggio di un velivolo in zona oggi è messa da parte. Alla prossima puntata.