di S.F.
Il ricorso รจ stato depositato il 30 settembre del 2021 e, magari, si poteva pensare che la partita nel contempo fosse stata risolta. Non รจ cosรฌ, anzi, non c’รจ alcuna โcadutaโ di interesse sul tema e dunque per il Comune di Terni รจ tempo di resa conti al Tribunale amministrativo regionale per una novitร introdotta due anni fa: la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione od esposizione pubblicitaria ed il canone per occupazione aree/spazi del demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati. C’รจ chi si รจ attivato per far presente che in questo modo non va bene.
IL REGOLAMENTO APPROVATO NEL 2021
Ricorso da Roma
A muoversi al Tar Umbria – non solo a Terni, il discorso vale anche per Perugia e altre cittร , il Tribunale del Lazio ha giร annullato in passato l’atto del Comune di Roma – รจ stata la Wayap srl della Ceo Daniela Aga Rossi che, tra l’altro, รจ una delle societร ammesse al passivo del dissesto per una cifra di 97.366 mila euro. Bene, quale sarebbe il problema? In realtร l’impugnazione riguarda la disciplina provvisoria di istituzione del canone unico patrimoniale, tuttavia in seguito la questione ha coinvolto il regolamento definitivo. Alla base dello scontro c’รจ l’interpretazione della โlegge madreโ nazionale, vale a dire la 160 del 27 dicembre 2019: da quanto si apprende, per quel che concerne lo specifico caso ternano, sono stati impugnati i presupposti applicativi. Le diversitร di vedute? Il fatto che il canone non viene calcolato sulla base della superficie del mezzo pubblicitario – se ne รจ discusso al Tar Lazio – ma, ad esempio, per l’importanza della strada o il punto di posizionamento. Anche le associazioni di categoria (si parla in generale) si sono lamentate su questo fronte.
Palla al Tar
L’udienza pubblica รจ stata fissata per martedรฌ 11 luglio e il giudizio di merito รจ atteso entro fine agosto. Per il Comune di Terni รจ coinvolto l’avvocato Paolo Gennari, mentre la Wayap sarร difesa al Tar dai colleghi Paola Conticiani e Fabio Massimo Ventura. Le memorie sono state depositate rispettivamente l’8 giugno (sponda palazzo Spada) e il 20 giugno (la societร ). Allo stato attuale non si รจ costituita in giudizio l’Ica (il controinteressato in questo caso), concessionaria per l’amministrazione su questo fronte.