Polemica ventilatori, Prociv: «Ecco perché non funzionano»

La polemica sui respiratori inutilizzabili viene chiarita da una nota ufficiale della protezione civile regionale. Ma resta la sensazione di un clima teso

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Nuova tappa, in serata, sulla polemica del giorno in Umbria, che riguarda i ventilatori polmonari, di cui si è lamentata la presidente Donatella Tesei. Polemica in cui sono intervenuti prima il commissario Pd Verini poi i parlamentari leghisti.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

La nota della protezione civile

Cosa è arrivato

5 ventilatori per terapia intensiva; 3 ventilatori trasportabili; 2 ventilatori per terapia sub intensiva; 268.000 mascherine modello Montrasio rettangolari; 208.000 mascherine a conchiglia chirurgiche; 30.000 mascherine FFP2; 1700 camici visitatori.

Quattro respiratori funzionano

Due respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina) sono già stati destinati all’ospedale di Città di Castello e sono funzionanti. Due respiratori da sub intensiva (modello Philips) sono già stati destinati al reparto MIV dell’ospedale di Perugia e sono funzionanti.

Tre hanno attacchi non compatibili

Tre respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina), secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, devono essere oggetto di adeguamento degli attacchi dell’ossigeno in quanto differenti perché provenienti da paesi che utilizzano attacchi diversi. Il relativo materiale necessario a tale adeguamento è già stato ordinato dalla protezione civile regionale.

Altri tre non hanno le batterie

Per 3 respiratori da trasporto (modello Draeger Oxilog), secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, benché funzionanti, non sono dotati di batterie e pertanto possono essere utilizzati solamente se attaccati alla rete elettrica. Tali respiratori, inoltre, hanno tutte le grafiche in lingua cinese; anche in questo caso si è provveduto ad ordinare sia le batterie sia i moduli in lingua italiana.

Le mascherine non vanno bene

Relativamente alle mascherine modello “Montrasio” di tipo rettangolare, su indicazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile sono state inizialmente distribuite ai reparti sanitari, ma occorre precisare che le stesse successivamente sono state oggetto di lamentele relativamente al loro utilizzo in ambito ospedaliero e pertanto distribuite ad altri soggetti.

LA LETTERA DELLA TESEI AL GOVERNO

Le lamentele della presidente Tesei

Nella mattinata di martedì c’era stata una dura presa di posizione della presidente Donatella Tesei: «Abbiamo inviato una nuova lettera alla protezione civile e al governo chiedendo il rispetto degli impegni presi. Noi siamo partiti da una situazione ereditata già carente che vedeva la disponibilità nella regione di soli 69 posti totali in terapia intensiva, in gran parte costantemente utilizzati. Alla nostra richiesta di 60 ventilatori per la terapia intensiva è seguita unicamente la fornitura del 20 marzo di 10 unità: 2 ventilatori per uso domiciliare, 3 portatili, forniti senza batterie e con grafiche in cinese (di cui si è provveduto a ordinare modulo per cambio lingua e batterie) e solo 5 utili per i posti fissi di rianimazione. Come se non bastasse di questi ultimi 5, ben tre, essendo modelli esteri, necessitano di adeguamento di attacchi dell’ossigeno che riusciremmo a ottenere non prima di 3 giorni».

PAPARELLI, VERINI E DE LUCA CONTRO LA PRESIDENTE

Il botta e risposta politico

Inutili gli appelli. Appena possibile, scoppia la polemica politica. A difesa del governo giallorosso si sono schierati prima Verini, con una lettera aperta, poi il pentastellato De Luca. In mezzo, le critiche di Paparelli alla gestione dell’emergenza. Ma non sono mancate le controrepliche, arrivate in particolare dal Carroccio. Prima da dai consiglieri regionali, poi dai parlamentari leghisti, che hanno difeso l’operato della presidente. Ora la nota prociv ha portato un po’ di chiarezza. Ma resta la sensazione di un clima che – al di là degli appelli alla concordia e al lavorare tutti uniti – sia su scala locale che nazionale aspetti la prima scintilla per divampare.

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