Spesa media di 519 euro nel 2017, dato battuto solo da quello toscano. Questo il costo in Umbria per la bolletta idrica nello scorso anno, tra i più alti a livello nazionale: emerge dalla XIII° indagine realizzata da Cittadinanzattiva su dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe sul servizio idrico integrato per uso domestico – famiglie fino a tre componenti e consumo medio di 192 metri cubi all’anno – residenziale.

IL DOSSIER COMPLETO CON TUTTI I DATI PER REGIONI E CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
In Umbria nel 2017 si è pagato in media 111 euro in più rispetto al dato nazionale (408, la regione più economica è il Molise con 143 euro, la Toscana al top con 648). L’aumento rispetto al 2016 – segnala Cittadinanzattiva – è stato del 6%, terzo a livello nazionale dopo Sicilia e Puglia; a Perugia la spesa media annuale è stata di 503 (era 473 nel 2016) euro, Terni è arrivata a quota 535 (dai 506 dello scorso anno). Non va meglio per quel che concerne la dispersione idrica, con l’Umbria che arriva fino al 50% contro il 35% della media nazionale.
‘LA GIORNATA DELL’ACQUA’: TUTTI I ‘BUCHI’ DELLA RETE
Cittadinanzattiva ha ipotizzato un risparmio di 161 euro l’anno (358 invece di 519) se ci fosse un uso più razionale di acqua: con 150 metri cubi l’anno invece di 192, il ‘taglio’ sarebbe del 31%. A livello di singoli capoluoghi, Perugia (25°) e Terni (21°) non figurano né tra i dieci più costosi né tra quelli più economici: i record appartengono a Siena-Grosseto (entrambe a quota 722 euro l’anno) e Isernia, che si attesta a 120.