Dieci giorni di ‘zona rossa’ con – la speranza di tutti – possibilità a stretto giro di uscirne. Nuovo appello del sindaco di Giove, Alvaro Parca, alla popolazione del comune del Ternano: «Resistiamo e restiamo a casa, non abbassiamo la guardia. Non la diamo vinta al virus perché se ci sentiamo troppo sicuri rischiamo di dover restare altri 14 giorni così».
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Il punto e la cura
«Il primo caso – il riepilogo – è stato registrato il 27 marzo, poi fino al 9 aprile ci sono stati 29 casi di positività. Dal momento dell’apertura della ‘zona rossa’ siamo passati da 29 a 34. Si può dire che la ‘cura da cavallo’ sta funzionando, è da cavallo. Abbiamo avuto anche un decesso, molti a Giove conoscevano Costantina: rinnoviamo le condoglianze alla famiglia. Ma abbiamo avuto sabato la prima guarigione: speriamo sia l’inizio di un percorso che veda la diminuzione dei casi. Resistiamo un’altra settimana con pazienza e cauto ottimismo».
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L’organizzazione e la ricchezza del paese
Parca ha voluto dedicare ampio spazio a tutti coloro che sono coinvolti nel gestire l’emergenza: «Il perno è il Coc coordinato da me. C’è l’aiuto della Protezione civile e dell’Anci: è stato creato un centro operativo di supporto in un albergo-ristorante, i proprietari ci hanno messo a disposizione gratuitamente un locale e li ringraziamo. Ci sono inoltre le strutture operative: il nucleo di Protezione civile dell’associazione carabinieri di Giove coordinata da Fabio Pesciolini. Ci sono circa venti tra ragazzi/e, sono meravigliosi e danno un impegno eccezionale senza chiedere nulla: sono la vera ricchezza di questo paese. Li vedete davanti le vostre case, vi portano la spesa e mascherine. Si danno da fare per qualsiasi esigenza. C’è anche la disponibilità di sette-otto militari della scuola di specializzazione della Guardia di finanza di Orvieto per il supporto psicologico e per portare la spesa in massima sicurezza. I vigili del fuoco di Amelia e Terni hanno sanificato le strade e lo faranno ancora. Poi le forze dell’ordine ai posti di blocco (carabinieri, polizia di Stato e Gdf), il coordinamento è affidato al maresciallo capo della caserma di Giove: sta facendo del suo meglio per garantire la funzionalità e l’ordine in questa situazione. Ringraziamo anche la polizia Municipale, quattro agenti per altrettanti comuni. Vengono quando c’è necessità. Un grazie anche alle due dipendenti che si alternano qui in ufficio».
GIOVE E LA SPESA IN ORDINE ALFABETICO

I tamponi, i controlli e l’appello
Negli ultimi giorni via social c’è chi ha fatto notare problemi legati ai tamponi: «Non vengono decisi dal Comume, noi possiamo suggerire. Poi è l’Usl che procede. Ne sono stati raccolti circa 380, siamo uno dei paesi più ‘tamponati’ dell’Umbria: ciò ci ha permesso di individuare i casi ed isolarli. Quindi parliamo di un’organizzazione complessa, con lavoro impegnativo e faticoso. Scusateci se qualche volta commettiamo degli errori o ci sfugge qualche data. Non pretendiamo di essere perfetti. Resistiamo ancora qualche giorno e cercate di non affollarvi di fronte alla Coop, si possono fare gli ordini telefonici e non solo da chi è in isolamento. Vale per tutti. Capisco che si voglia scegliere le piante di insalata migliori o altro, però abbiate pazienza. Cercate di utilizzare al massimo la possibilità che vi è stata offerta. E chi va a fare la spesa – chiude in merito all’ordinanza – rispetti l’ordine alfabetico. Trasgredire è reato e da lunedì ci saranno controlli più frequenti e sanzioni. Meditate se conviene».
GIOVE ‘ZONA ROSSA’: L’ORDINANZA

La ‘pace’
A concludere un ringraziamento anche al sindaco di Attigliano, Leonardo Fazio, per «la preziosa collaborazione operativa in questo momento difficile». Nelle settimane precedenti c’era stato un bisticcio tra le parti, ora risolto.