Oltre a sviluppare nel territorio lo studio Tsunami che ora proseguirà in ambito nazionale sotto la supervisione dell’Istituto superiore di sanita e dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e che ha lo scopo di investigare l’efficacia terapeutica del plasma iperimmune sfruttando l’immunizzazione passiva che si è verificata nei soggetti precedentemente affetti da Covid-19, il servizio immuno trasfusionale dell’azienda Usl Umbria 2 diretto dalla dottoressa Marta Micheli è convolto in altri due studi approvati dal Comitato etico – CER Umbria.
La diffusione asintomatica
Il più recente, di pochi giorni fa, dal titolo ‘Prevalenza della sierologia SARS-Cov-2 nei donatori di sangue nella azienda Usl Umbria 2 durante la fase 3 dell’epidemia Covid-19 – Studio osservazionale prospettico’ ha come obiettivo quello di valutare la prevalenza di SARS-CoV-2 mediante la sierologia anticorpale nei donatori di sangue dell’azienda sanitaria, nella fase 3 dell’epidemia, e individuare la diffusione asintomatica della malattia in una popolazione anamnesticamente in buona salute. La corte di studio sarà composta da 4mila donatori di sangue di età compresa tra i 18-70 anni che rientrino nei criteri di idoneità alla donazione. Tutti i donatori verranno sottoposti a valutazione clinica e laboratoristica. I casi verranno individuati e arruolati volontariamente a seguito della firma del consenso informato. Nel caso si evidenzi la sieroconversione, il donatore verrà sottoposto a tampone nasofaringeo.
Differenze anticorpali
L’altro studio in corso, dal titolo ‘Caratterizzazione qualitativa e quantitativa anticorpale anti-Covid-19 mediante la valutazione sierologica dei soggetti affetti e non da Covid-19, studio osservazionale prospettico (Ab-COVID)’, ha l’obiettivo di conoscere le differenze anticorpali tra i soggetti con recente dimissione per diagnosi di Covid-19, i soggetti paucisintomatici positivi al tampone per Covid-19, i soggetti positivi al tampone per Covid-19 in assenza di sintomatologia clinica. Inoltre, questo studio permetterà di conoscere l’andamento della positività anticorpale nel tempo con controlli a 6 e 12 mesi.
Grande disponibilità di plasma iperimmune
«Per lo studio Tsunami – spiega la dottoressa Micheli – la disponibilità dei donatori convalescenti per il plasma iperimmune è stata notevole. Attualmente oltre un centinaio di soggetti hanno fornito la loro disponibilità a donare e, dopo una iniziale valutazione, sono stati individuati trenta possibili candidati di cui una decina hanno già potuto donare il plasma iperimmune nelle sedi di Foligno, Spoleto ed Orvieto perché presentavano un titolo anticorpale anti-Covid elevato».