Sempre « garantita la sicurezza e la protezione dei lavoratori e di essere sempre venuta incontro tempestivamente alle richieste pervenute dal personale». Questa volta ad intervenire sulla situazione del ‘Santa Maria’ a Terni è la direzione dell’azienda ospedaliera: un chiarimento che arriva a pochi giorni dalle polemiche nate in seguito alle audizioni in II° commissione consiliare – dove sarà protagonista il commissario straordinario Pasquale Chiarelli lunedì – dei sindacati del comparto.
«DPI MAI MANCATI ALL’OSPEDALE DI TERNI»
I dispositivi di protezione individuale
Focus in particolar modo sui Dpi: «Rispetto alla mancata fornitura di tute integrali quale dispositivo – sottolinea la direzione – di protezione individuale nei reparti Covid e di terapia intensiva Covid, come già comunicato il 7 dicembre alla Cgil e alle autorità competenti, la direzione aziendale precisa che il 28 novembre le tute integrali risultavano esaurite, ma erano disponibili due tipologie di camici impermeabili in tre taglie di III categoria EN14126 e di I categoria impermeabile con manica lunga e polsino in maglia, entrambe idonee per il rischio biologico, come confermato dal rapporto Iss Covid-19 n° 2/2020 Rev., recepito nell’addendum al documento di valutazione dei rischi dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni del 16 aprile 2020 e condiviso con i sindacati, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e tutte le funzioni aziendali».
LA ‘BUFERA’ E LA RISPOSTA DEI PROFESSIONISTI DEL ‘SANTA MARIA’
Le tute
Dal ‘Santa Maria’ mettono in evidenza che «l’idoneità dei suddetti camici ai fini della sicurezza dei lavoratori è stata riscontrata dal responsabile della sicurezza prevenzione e protezione aziendale (Rspp) e anche dal coordinatore del reparto di rianimazione il quale, tuttavia, il 3 dicembre evidenziava che, pur essendo idonei ai fini della protezione individuale, i supporti in uso in quei giorni risultavano meno adeguati dal punto di vista del comfort. Il servizio di farmacia aziendale, pertanto, ha provveduto a consegnare il giorno successivo alla segnalazione (4 dicembre) 1.000 tute integrali al reparto di rianimazione, e il 7 dicembre 200 tute al pronto soccorso, 30 all’anatomia patologica, 500 ai reparti Covid 1 e 2, 100 al reparto Covid 3, e 200 al reparto di malattie infettive, per un totale di 2.000 tute. Con l’occasione la direzione sanitaria sottolinea, inoltre, che per la tutela dei lavoratori e dei pazienti sono garantiti sia la disponibilità di tutti i dispositivi di protezione individuale sia gli opportuni percorsi di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera».