di S.F.
Il momento non è dei migliori, inutile nasconderlo, e in casa rossoverde – questa volta non a causa della presenza di Stefano Bandecchi – scattano le ‘porte chiuse’. Ternana blindata in vista dell’impegno domenicale con la Cremonese di Attilio Tesser. Sandro Pochesci arriva al confronto con i lombardi dopo una settimana inedita a livello emozionale, con tanto di passaggio a Roma per parlare con l’imprenditore livornese: c’è da cambiare il trend attuale e dunque qualche modifica ci sarà nella gestione del gruppo. Il tecnico delle ‘Fere’ vorrebbe festeggiare i 54 anni (lunedì) con una convincente performance allo ‘Zini’: «Basta pacche sulle spalle dai tifosi. Voglio vincere». Sabato mattina ‘rifinitura’ alle 9 prima della partenza per il nord Italia. Ufficializzata la maglia numero 33 per Emanuele Marino, portiere classe ’00.

ATTILIO TESSER: «SEMPRE AMICO DELLE ‘FERE’. POCHESCI PROPOSITIVO». OUT UJKANI E CROCE
La fondazione Don Gnocchi onlus: chiusura del cerchio e donazione Prima di discutere del match in arrivo e delle personali sensazioni, spazio all’equivoco nato con la fondazione di don Vincenzo Barbante. Per concludere la vicenda è salito in città il responsabile comunicazione di Unicusano, Gianluca Fabi: «Intanto – il preambolo – domenica giocheremo a favore della ‘Giornata mondiale della vista’ per la prevenzione delle patologie che causano cecità e ipovisione. Poi vi voglio far sentire un audio inviatomi da Luca Zavatti, giocatore della nazionale italiana amputati che ospitammo a Fondi». Un paio di minuti: «Avevo contattato – il messaggio del 49enne di Pontinia in favore del trainer rossoverde, in breve – diversi club e società, ma l’unico a rispondere è stato lui. Mi ha fatto sentire a casa a Fondi, ero con il mio amico Emanuele Leone e fu di una disponibilità unica. Lui è il primo promotore dello sport che unisce». Al termine della conferenza invece è stato Pochesci stesso a parlare della questione: «A spese mie – ha sottolineato – manderò alla fondazione del materiale, come palloni, abbigliamento e attrezzature. Un piccolo dono doveroso dopo ciò che è accaduto». Richiesta accolta e tutti contenti. C’è un’ultima comunicazione di Fabi: «Stefano Ranucci ha subito un delicato intervento, è andato tutto bene».
EQUIVOCI, SCUSE E DONAZIONE: FONDAZIONE DON GNOCCHI ONLUS E POCHESCI, ‘RICHIAMO’ E INVITO ACCETTATO

«Basta pacche, voglio vincere». Il tifoso ternano Un Pochesci più riflessivo del consueto. Inevitabile dato il momento rossoverde e il tecnico romano vuol soprattutto evitare di essere confortato dai supporter: «Per Terni e per me è la partita della vita (parte da un elogio a Tesser, ricordando che non ha perso le sfide con il Perugia), devo vincere. Ho una responsabilità – ha spiegato – e non posso girare per Terni facendomi dare la pacca sulle spalle, mi piacerebbe abbracciarli in maniera differente i tifosi: vorrei fare l’urlo che ho fatto a fine match con il Cesena, non voglio essere compatito. Il tifoso ternano ha il mio stesso difetto, è schietto, e persone così sono antipatiche: nella mia vita ho sempre avuto antipatie tranne che a Terni. Penso dipenda dal fatto che sia molto vicino, a livello caratteriale, alla gente di questa città».
BANDECCHI CONVOCA TUTTI A ROMA

Il summit romano Bandecchi scatenato negli ultimi giorni tra presenze allo stadio (due), all’antistadio ‘Taddei’ per seguire la ripresa domenicale e per il ‘richiamo’ a Pochesci e staff tecnico: «Non dobbiamo dire – ha continuato – ‘sto con Pochesci o non sto con Pochesci’, serve fare il bene della Ternana e la società sta lavorando per farlo. Il ‘patron’ era allergico alle partite e di recente è stato a Terni tre volte, ci ha fatto molto piacere e mercoledì ci ha radunato a Roma per sapere se questa squadra è malata e morta, e se si riprenderà. Abbiamo preso delle decisioni che presto vedrete: la società mi ha mostrato attenzione, fare 6 punti su 21 a disposizione non vabene. Quando si perde c’è da spiegare e mi scoccia perché non voglio dare giustificazioni. Ci sarà anche il momento del silenzio e della comunicazione via sito, mi distrae parlare con voi e prendetevela – rivolto ai media – con me, non con i giocatori». In precedenza c’era stato un accenno di risposta a una critica ricevuta: «Molti dicono che la squadra è diventata prevedibile, tuttavia vedo che gli altri fanno sempre gol con i nostri regali».
SANDRO POCHESCI: «NON POSSO GIRARE E FARMI DARE PACCHE SULLE SPALLE, VOGLIO VINCERE», VIDEO

Seduta off-limits: «Niente vantaggi a Tesser» La squadra ha svolto la seduta pomeridiana al ‘Liberati’ e Pochesci ha evidenziato che è stata svolta a «porte chiuse perché non voglio dare vantaggi a Tesser, questa è una gara particolare; si tratta di un tecnico che ha lasciato un buon ricordo in città e magari gli arriva qualcosa dai giornalisti. Volevo massima concentrazione, ci attende una signora squadra. Calci d’angolo? Sì, dobbiamo lavorarci». La sensazione è che l’allenatore romano – in conferenza ha ribadito il fatto che alla Ternana in venti sono stati schierati dal primo minuto, «nessuno al mondo lo ha fatto» – cambierà il meno possibile nella scelta degli uomini: ipotizzabile tuttavia il rientro in campo dall’inizio di Favalli a sinistra e Tremolada sulla trequarti. Verso la conferma Varone.
Il ‘rombo’ e la necessità di differenziarsi L’allenatore di Montebelluna usa quasi esclusivamente il 4-3-1-2 e, salvo improbabili sorprese, sarà questo il disegno tattico che sarà opposto alla Ternana. Pochesci ammette l’efficacia dello schema, ma ci tiene a mettere in evidenza una questione: «Mi hanno insegnato che quando si gioca a specchio è perché si teme l’avversario, quindi vorrebbe dire che sono più forti di noi. Finora abbiamo adottato molte soluzioni tattiche, ma il 4-3-1-2 è quello che ci ha dato maggior equilibrio, risultati e sicurezze: si può fare in diversi modi, ad esempio con due punte avanzate e un vertice basso oppure con tre vertici alti. Sappiamo già come giocare contro una squadra fisica, forte e arcigna, con grandi individualità in avanti seppur stiano segnando poco in questa fase; dobbiamo rispettare una formazione che per fisicità ci è superiore e, di conseguenza, la Ternana deve trovare altro per fronteggiarli. Non possiamo affrontarla nello stesso modo con il quale loro interpretano il calcio».

L’arbitro del trionfo di Ascoli Sarà Lorenzo Illuzzi della sezione di Molfetta a dirigere la sfida. Match numero sei con la Ternana coinvolta per lui: il precedente illustre e fortunato è quello di Ascoli dello scorso maggio, dove i rossoverdi ottennero la salvezza, mentre lo score complessivo parla di due vittorie e tre sconfitte. Caliari e Scarpa gli assenti, quarto ufficiale Riccardo Pinzani di Empoli.