Da Rimini ad Arrone la rapina è sempre violenta: due 18enni finiscono in carcere

Chi sono gli arrestati per il grave fatto accaduto venerdì sera al Conad di via Marconi. Indagine lampo dei carabinieri

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Un’indagine tanto rapida quanto efficace. È quella condotta dalla procura e dai carabinieri della Compagnia di Terni che ha portato in carcere – il provvedimento è il fermo di persona indiziata di delitto – due 18 enni (ne compiranno 19 fra pochi giorni) per la violenta rapina commessa nella prima serata di venerdì, intorno alle ore 20, al Conad City di via Marconi, ad Arrone. Si tratta di Andrea Reka, nato a Terni, residente ad Arrone e di origini albanesi, e il secondo Omar Kounounou, nato anche lui a Terni dove risiede e di origini magrebine.

Violenza cieca

Il cerchio investigativo, tuttavia, non si è ancora chiuso perché i militari stanno dando la caccia al terzo soggetto – anche lui giovane – entrato in azione insieme agli altri due complici, peraltro già noti per una rapina altrettanto brutale commessa nell’agosto 2021 a Rimini, ai danni di un commerciante che, picchiato, aveva riportato 23 giorni di prognosi. Non si può dire sia andata meglio al titolare del Conad di Arrone che, quando si è visto piombare nel negozio i tre soggetti con il volto coperto da mascherina, cappuccio e cappello, due dei quali armati di pistola, ha inizialmente pensato ad uno scherzo. E quando ha cercato di allontanarli, è stato selvaggiamente picchiato alla testa e alla nuca, con il calcio di un’arma, dal primo che era entrato. Il commercuante, oltre allo stato di shock, ha riportato lesioni alla testa medicate con quasi trenta punti di sutura.

Banda di giovanissimi provenienti da Terni rapina negozio a Rimini

Indagini e testimonianze decisive

Le indagini dell’Arma, oltre a coinvolgere in prima battuta tutti i comandi del territorio, sonno scattate non appena è giunto l’allarme alla sala operativa. Sul posto è stato possibile repertare le prime impronte ma anche recuperare, a poca distanza dal negozio, la cassetta asportata dal supermercato, dove erano contenuti i soldi. Sempre lì nei pressi, nell’area recintata di una ditta di Arrone, c’erano i vestiti usati dai tre per compiere la rapina, coerenti con quelli descritti dal commerciante e dalla commessa, costretta a sdraiarsi a terra nei concitati momenti dell’assalto. Il resto lo hanno fatto le testimonianze, preziose come quelle di un cittadino che è riuscito ad appuntarsi le cifre della targa dell’auto usata dalla banda per fuggire dalla scena, e quella di un’altra persona che aveva dato un passaggio ad uno dei giovanissimi, poco dopo il fatto.

Due su tre in carcere

Dalla targa i militari sono risaliti al proprietario del veicolo che, interrogato, ha indicato a chi lo aveva prestato per la serata. Il primo ad essere fermato è stato Andrea Reka, all’alba di sabato. L’altro giovane, Omar Kounounou, si è costituito verso mezzogiorno, convinto dal proprio legale difensore, l’avvocato Francesco Mattiangeli. Ora si attende che anche il terzo protagonista del fatto venga fermato per rispondere delle accuse che l’autorità giudiziaria ha inteso formulare. Intanto la convalida del fermo è stata fissata per lunedì pomeriggio, di fronte al gip Barbara Di Giovannantonio. Dal sindaco arronese Fabio Di Gioia, intanto, giunge un ringraziamento all’Arma dei carabinieri per il rapido e prezioso lavoro condotto.

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