Incidente stradale nel primo pomeriggio di venerdì lungo la E45, all’altezza dello svincolo per Deruta. Lo schianto, violento, ha coinvolto due autovetture nella zona di un cantiere: «La circolazione in entrambe le direzioni è provvisoriamente deviata sulla viabilità secondaria con uscita obbligatoria allo svincolo di Deruta Sud», spiega Anas. Secondo quanto riportato da Rainews, uno dei veicoli coinvolti è dei carabinieri: i feriti sono cinque, fra cui due bambini, nessuno di loro in modo serio o grave. Sono stati trasportati in ospedale per gli accertamenti del caso. Sul posto anche il personale Anas e le forze dell’ordine. La strada è stata poi riaperta al traffico, con comprensibili rallentamenti, poco prima delle ore 18.
La prima spiegazione
Ma cosa c’era dietro questo incidente? A spiegarlo sno i quotidiani locali, come ‘Il Messaggero Umbria‘ in un pezzo a firma di Michele Milletti e Walter Rondoni. In pratica il sinistro è accaduto mentre una pattuglia dei carabinieri del Norm della Compagnia di Todi stava inseguendo una banda di ladri/truffatori entrati in azione poche ore prima in Altotevere. In un tratto di E45 caratterizzato da lavori in corso, l’auto dell’Arma si è scontrata frontalmente con un’altra che, condotta da un uomo e con a bordo i suoi due figli, nulla c’entrava con la situazione. Ma alla fine, fortunatamente, le conseguenze fisiche per i coinvolti sono state lievi. A riuscire nel tentativo di bloccare l’auto in fuga sono stati così i carabinieri di Narni Scalo, appartenenti alla Compagnia di Amelia, che a San Liberato di Narni – a due passi dal casello dell’autostrada A1 – sono riusciti a fermare l’auto e i tre soggetti a bordo, nonostante il loro inutile tentativo di fuga a piedi.
Ma cosa era accaduto prima? Intorno alle 14 di venerdì i tre hanno messo a segno una truffa ai danni di una coppia di anziani con la ‘classica’ tecnica del finto incidente, in quel di Trestina (Città di Castello), mettendosi in tasca un migliaio di euro e fuggendo dalla scena. Poco dopo altra ‘tappa’ di questo blitz criminale in Umbria, da parte di soggetti che, poi si scoprirà , provengono dalla Campania. A Monte Santa Maria Tiberina mettono a segno un furto ma, dopo i fatti di Trestina, i carabinieri sono già sulle loro tracce grazie a qualcuno che ha notato modello e targa del veicolo della banda. E inizia l’inseguimento, poi sviluppatosi lungo la superstrada E45 per oltre 140 chilometri e finito a San Liberati di Narni, grazie ai carabinieri.
La ricostruzione dell’Arma
Nel pomeriggio di sabato il comando provinciale dei carabinieri di Terni ha diffuso una note che riepiloga l’accaduto. Di seguito il testo: «Si è conclusa con l’arresto di due uomini, un 44enne e un 22enne di origini campane, la rocambolesca vicenda che ha avuto origine nel territorio di Città di Castello nella tarda mattinata della giornata dedicata alla festività di Ognissanti. Tre malfattori, dopo aver messo a segno due truffe in danno di anziani in Alto Tevere, con la tecnica del ‘sedicente carabiniere’ che simula il coinvolgimento di familiari delle vittime in gravi incidenti stradali, paventando pesanti conseguenze legali a carico degli stessi, sono stati sorpresi da un familiare dell’ultima parte offesa che stava rincasando: l’uomo, che si era posto autonomamente all’inseguimento dell’auto con a bordo i tre fuggitivi lungo la E45, perdendola di vista all’altezza di Ponte Pattoli, nel frattempo ha però fornito alla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Città di Castello indicazioni sul modello e targa del veicolo a loro in uso. Le immediate ricerche diramate anche alle centrali limitrofe hanno consentito di individuare l’auto in fuga lungo la E45, dove una pattuglia della Compagnia carabinieri di Todi è riuscita ad agganciarla nei pressi di Deruta, rimanendo tuttavia coinvolta in un sinistro stradale con un altro veicolo nel tratto di strada ove è presente un restringimento di carreggiata per lavori, fortunatamente con lievi conseguenze sia per i militari che per gli occupanti dell’altro mezzo. La fuga dei malviventi è proseguita fino al territorio ternano dove una pattuglia della stazione di Narni Scalo, preliminarmente appostatasi in un’area di servizio lungo il Rato, all’altezza di San Liberato, ha riagganciato l’auto in transito, ingaggiando un inseguimento che è poi terminato all’altezza della rotatoria ubicata prima del casello autostradale di Orte, dove l’utilitaria dei fuggitivi è finita fuori strada. Nonostante l’ulteriore tentativo di fuga a piedi nei campi limitrofi, due persone sono state fermate dai carabinieri di Narni Scalo mentre il terzo è stato bloccato da personale della sottosezione della Polstrada di Orvieto, giunta rapidamente in supporto degli operanti. L’auto utilizzata dai tre, unitamente ad un coltello rinvenuto a bordo, è stata posta in sequestro dai carabinieri di Civita Castellana, intervenuti anch’essi sul posto. Indosso ad uno dei truffatori i militari hanno rinvenuto la somma contante di 1.200 euro, consegnata dalla prima persona truffata, cui è stata poi restituita; inoltre sono stati acquisiti altri elementi che collocano i tre sul luogo della seconda truffa. Per due dei fermati è quindi scattato l’arresto in flagranza per truffa e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, con successiva traduzione presso la casa circondariale di Terni in attesa dell’udienza di convalida; sul terzo sono in corso ulteriori accertamenti. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Viterbo, sono tuttora in corso per ricostruire l’intera dinamica degli eventi ed accertare eventuali responsabilità degli arrestati per altri reati simili commessi in Umbria e nelle regioni confinanti».