L’ultimatum è in scadenza, ma anche no. Quella di venerdì era stata indicata, da Michele Monachino, come ultima data utile entro la quale Sgl Csrbon avrebbe dovuto accettare le sue condizioni – contratto di affitto fino al 31 ottobre, un ‘monte ordini’ garantito di 500 tonnellate (poi si è parlato di 1.000) e pagamento dei 250 mila euro di locazione solo a fine contratto – ma l’unica cosa certa e che non ci sarĂ risposta. O, meglio, che c’è giĂ stata: ed è stato un no.
Il Mise Stando così le cose, l’amministratore delegato di Elettocarbonium potrebbe annunciare che è tutto finito. Ma anche fare l’ennesima piroetta e rinviare tutto. Soprattutto perchĂ© il Mise fa sapere che, entro la settimana prossima – sicuramente prima di venerdì 26, quando si svolgerĂ la conferenza dei servizi sulla bonifica – tutti gli attori in commedia saranno di nuovo convocati a Roma.
Le avances In quella occasione ci potrebbe essere anche una novità non da poco: perché al Ministero sarebbero arrivate delle richieste di informazioni, da parte di altri imprenditori, interessati a capire se ci sono margini per infilarsi nella crepa che si è aperta e via via allargata, tra Elettrocarbonium e Sgl Carbon. In poche parole: al Mise potrebbero avere in mano delle carte nuove.
Le carte A proposito di questo, perĂ², e anche a proposito di carte, Elettrocabonium potrebbe essere chiamata a dare una risposta secca ad una domanda che sta cominciando a circolare con insistenza: gli impianti e, complessivamente, le dotazioni tecniche e strutturali dello stabilimento di Narni, sono rimaste le stesse rispetto a quando erano in mano ad Sgl Carbon, o sono state fatte delle modifiche?