Rilanciano. E pure in maniera decisa. Gli avvocati italiani che rappresentano la UK Carbon & Graphite (Ukcg) – Mario De Stefano e Massimo Migliosi – replicano al liquidatore della Sgl, l’avvocato Marco Petrucci, e ribadiscono che «l’interesse del gruppo Ukcg è concreto e reale, si tratta di un gruppo solido e con esperienza nel settore, continuare con illazioni relative alla possibilità che dietro ci siano altri è pretestuoso e inutile».
Le notizie Il gruppo, ribadiscono i due legali, «ha informazioni sul sito di Narni perché in passato ha avuto relazioni commerciali con lo stesso. Ci auguriamo – e qui la faccenda promette nuovi interessanti sviluppi – che il rifiuto dell’avvocato Petruci di vagliare concretamente la nostra offerta non sia frutto di pregiudizi o presunzioni, ma si basi su verifiche puntuali e concrete. Confermiamo la nostra disponibilità e interesse e auspichiamo di poter incontrare l’avvocato Petrucci quanto prima».

I dubbi Tra l’avvocato Marco Petrucci e i due colleghi, peraltro, è già in corso una specie di ‘botta e risposta’ fin dal momento stesso in cui la notizia dell’interessamento del gruppo inglese ha iniziato a circolare: con il liquidatore di Sgl che ha sottolineato che «trovo sorprendente che avrebbero anche già redatto addirittura ‘uno strutturato piano industriale’. Anche perché mi hanno riferito di non sapere nulla né di Monachino (che ha gestito Elettrocarbonium fino alla chiusura finale; ndr), né di Elettrocarbonium, quindi, dato che noi non abbiamo passato loro alcuna informazione, dove avrebbero preso tutti i dati necessari per redigere il piano industriale? Ci tengo anche a sottolineare che cercare di farci pressione tramite comunicati stampa non è un buon modo per cercare di intavolare una trattativa, anzi, è un buon modo per non intavolarla mai più».

Rossi Sulla vicenda era tornato a prendere posizione anche il senatore del Partito Democratico, Gianluca Rossi: «I possibili sviluppi della vicenda Sgl Carbon a cui assistiamo in queste ore, non offrono la possibilità di cedere nel difendere la strategicità delle produzioni, con l’intento di preservare il territorio dai possibili riflessi sociali ed occupazionali che l’incertezza sta generando. Ho già depositato una nuova interrogazione al Mise, per chiarire il percorso che si sta intraprendendo anche rispetto alle presunte manifestazioni d’interesse che si starebbero materializzando».
L’interrogazione Nell’annunciare la nuova interrogazione in commissione industria al Senato, Rossi dic comunque di «aver fiducia nell’azione coordinata tra Governo, Parlamento, Regione Umbria e amministrazione comunale di Narni. Solo così riusciremo a costruire l’attenzione necessaria a garantire un percorso di continuità produttiva e prospettive occupazionali adeguate».