Estremismo religioso: «Confrontiamoci»

Venerdì 28 aprile a Terni dibattito a livello europeo su azioni rivolte al personale di prima linea nel campo della prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione

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Come avviene il percorso di radicalizzazione dentro e fuori i luoghi di detenzione? Come i luoghi di detenzione favoriscono il fenomeno della radicalizzazione? Come prevenire la radicalizzazione tra riconoscimento dei diritti religiosi ed esigenze di controllo? Di tutto questo si discuterà venerdì 28 aprile al PalaSì di Terni: un momento di confronto su azioni rivolte al personale di prima linea nel campo della prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione e di estremismo religioso.

Azioni di contrasto Le istituzioni europee stanno dimostrando un’attenzione crescente al fenomeno della radicalizzazione da parte di immigrati detenuti o in regime di libertà vigilata. Da parte dei governi e delle amministrazioni pubbliche è aumentata la «consapevolezza di realizzare azioni di contrasto al diffondersi del fenomeno realizzando sia attività di prevenzione mirate ad individuare quei comportamenti di estremismo religioso violento, che di sorveglianza finalizzata a prevenire e contenere l’espandersi del fenomeno», sottolinea il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo.

Prevenzione «L’individuazione e il riconoscimento di comportamenti di radicalizzazione – spiega Daniele Pace, consigliere del sindaco sulle politiche in materia di sicurezza – rappresenta un tassello significativo della lotta per la prevenzione dei fenomeni di estremismo religioso e diffusione del proselitismo nelle carceri europee e nei Paesi europei in cui il fenomeno è più insidioso da monitorare in quanto Paesi di prima accoglienza dei rifugiati e degli immigrati. Negli ultimi anni, a seguito dell’aumento delle attività del radicalismo islamico in Europa, è stata posta una particolare attenzione sulla presenza e la condizione di persone di fede islamica negli istituti di pena».

Confronto e scambio La giornata di venerdì 28 aprile a Terni – che sarà poi riproposta a Perugia il 29 – vedrà la partecipazione, oltre che del sindaco di Terni e del questore Carmine Belfiore, di rappresentanze nazionali, tra le quali il capo della polizia e l’onorevole Walter Verini, il vicepreside della Regione Umbria Fabio Paparelli, e ospiti europei dei sindacati di polizia provenienti da Francia, Grecia, Olanda, Portogallo. «Sarà un’occasione – aggiunge Pace – per avere uno scambio di metodologie in materia di prevenzione fra Paesi dell’Unione europea».

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