La struttura dell’antica mola del Sacramento, situata a Ferentillo (Terni) lungo la strada che da Precetto conduce a Monterivoso, per poi proseguire fino alle alture del Salto del Cieco, Polino, Leonessa e così via, versa in grave degrado e abbandono ormai da diversi anni. «Un fatto grave – osserva lo storico locale Carlo Favetti – per questo territorio votato al turismo e allo sport, con le falesie di arrampicata libera».
L’antica mola del Sacramento fu recuperata grazie alla sinergia dei Comuni del comprensorio, Comunità Montana ed Ente Parco, diventando un punto di riferimento per tutto il territorio comprendente il Parco Fluviale del Nera, denominato ‘Terza Porta del Parco’, con l’installazione di un totem informativo al suo interno. Fungeva anche da ostello, infatti furono realizzate al piano superiore camere alloggio con servizi per i giovani che frequentavano le falesie. Al piano terreno, un salone ristoro ricavato nei locali dove erano sistemate le antiche macine e gli ingranaggi della vecchia mola. Fu pensato di rimettere in uso anche la condotta dell’acqua con le vasche esterne, per ridare prestigio e funzionalità alla mola. Così divenne un punto di riferimento per il territorio sia dal punto di vista sportivo, turistico e gastronomico.
Da qualche tempo, la struttura è invasa da erbacce, rovi e animali selvatici. «Questa mola che tutti hanno apprezzato da sempre, per la sua storia e ubicazione, nello splendido scenario della falesia di Precetto – afferma Favetti – è un patrimonio che fa parte della nostra storia e tradizione e dovrebbe essere apprezzato, usato, vissuto nel modo in cui era stato concepito fin dall’inizio del suo recupero. L’interno è bellissimo, mostra tutte le caratteristiche dell’antico utilizzo per molitura delle olive, grano e via dicendo. Ma guardando esternamente, si stringe il cuore nel vedere tanto degrado e abbandono».