«L’elezione di Luigi Carlini alla presidenza della Fondazione Carit chiude una fase recente dei rapporti con l’amministrazione comunale di Terni contraddistinta più da valutazioni sulle candidature che dal confronto sui programmi, sugli obiettivi comuni e sulle necessità della città e del territorio di riferimento».

Cavicchioli A dirlo è il presidente del gruppo consiliare del Pd, Andrea Cavicchioli, che poi si ‘allarga’: «Il Comune di Terni, in tempi brevi, assumerà un’iniziativa nei confronti della presidenza della Fondazione Carit per concordare un percorso condiviso per il recupero complessivo del Teatro Verdi, in un’ottica di garanzia reciproca per le scelte architettoniche e del progetto gestionale, che deve assicurare l’equilibrio economico; per la ricerca e l’università, tenendo anche conto delle ricadute sullo sviluppo economico del territorio e per l’Istituto Briccialdi».
Il ruolo Sempre parlando più da ‘pubblico aministratore’ che da capogruppo, poi, Cavicchioli dice che «la necessità di concentrare gli sforzi dei soggetti preposti comporterà, nel rispetto della reciproca autonomia, la necessità di selezionare gli interventi, evitando la frammentazione delle risorse impiegate, in un contesto che presuppone la collaborazione di tutte le istituzioni locali per favorire la crescita della città e per l’ individuazione di forme innovative di cooperazione, nel rispetto dei vincoli statutari, anche per le dinamiche socio-economiche che presentano sofferenze contingenti ma prospettive positive».

Shu Il presidente del consorzio ‘Terni in Centro’, Francesco Shu, invece, dopo l’invio delle «più sincere felicitazioni a Luigi Carlini per la nomina alla presidenza della Fondazione Carit e un caloroso ringraziamento a Mario Fornaci per il prezioso lavoro svolto», dice che «questo rinnovo dei vertici di uno degli enti più importanti per il nostro territorio pone fine a un periodo convulso di polemiche che non fanno bene alle istituzioni locali. L’indipendenza e l’incisività della Fondazione nei suoi compiti istituzionali è un valore condiviso che Luigi Carlini siamo certi porrà a ispirazione della sua presidenza. Il nostro territorio attraversa ancora una crisi profonda che purtroppo non è congiunturale, ma è il risultato della crisi del proprio modello di sviluppo e della insufficiente attenzione alle tematiche ambientali, del benessere e della salute dei cittadini. Tardano interventi di riconversione produttiva e di bonifica territoriale che sono indispensabili per progettare e realizzare un nuovo moderno sviluppo. Interventi così rilevanti e indispensabili per il futuro del territorio potranno realizzarsi solo in un quadro di coesione sociale e di chiarezza dei ruoli rispettivi. Siamo certi che la Fondazione in questo quadro di chiarezza concorrerà alla riprogettazione del modello di sviluppo territoriale che tutti i cittadini attendono».