di S.F.

«Bravo Mela, bravo. La politica si fa così, con la Corte dei Conti. Continua così», la replica di Valdimiro Orsini (Pd) all’accusa di «un sistema patologicamente malato» espressa da Enrico Melasecche (IlT). Un paio di citazioni per descrivere la seduta congiunta della I° e III° commissione consiliare del Comune di Terni sulla ‘Gabelletta-Maratta’, in particolar modo sull‘accordo transattivo firmato con l’Ati Giubilei-Forti: bagarre sul carattere di somma urgenza, variazione di bilancio e gli oltre 230 mila euro che l’amministrazione ha deciso di pagare per far uscire dai giochi i vincitori dell’appalto. Su di giri un po’ tutti, ma l’assessore Sandro Corradi – «non mi inalbero, non è da me» – tiene il punto e off-records parla della questione più rilevante, la riapertura dell’ultimo tratto in attesa del nuovo ponte: «Stiamo ricercando i 60 mila euro che servono per la gara, entro Natale si fa. A gennaio il via libera».
‘GABELLETTA-MARATTA’, SCATTA LA PACE DA 237 MILA: L’ACCORDO TRANSATTIVO CON L’ATI FORTI-GIUBILEI
I dubbi di Todini La discussione – presidenti di commissione Sandro Piermatti e Faliero Chiappini – verte in realtà sull’accordo transattivo da 237 mila euro, a fronte di una richiesta iniziale dell’Ati di 1 milione e 692 mila euro. L’esponente de ‘Il Cammello’ tuttavia pone subito una questione: «Scusate, ma l’atto di transazione è solo materia d’esecutivo, il consiglio comunale non c’entra nulla». Allora Michele Pennoni (Pd) chiede di convocare il segretario generale Giuseppe Aronica – poco dopo Piermatti comunicherà l’esito della richiesta, vale a dire l’inserimento «per darne conoscenza» – per avere delucidazioni. Bagarre dietro l’angolo.
IL COMUNE CHIUDE IL RAPPORTO CON L’ATI E CERCA DI ACCELERARE PER LA RIAPERTURA

Melasecche e De Luca all’attacco: «Somma urgenza, Corradi acerbo» Il rappresentante di IlT alza subito i toni della discussione: «Il problema è politico, inoltre è particolare il fatto che l’assessore al bilancio, Piacenti D’Ubaldi, non abbia votato la delibera di giunta. Non c’era. E poi perché concedere molto di più rispetto a quanto chiesto dal direttore dei lavori, come mai questa decisione del Rup? Per non parlare della variazione di bilancio, è stato già approvato qualche giorno fa». Il vero nodo che interessa a De Luca è invece legato all’urgenza dell’atto presentato dalla giunta di palazzo Spada: «L’assessore Corradi è ancora acerbo. La delibera è stata fatta in virtù di uno strumento straordinario, impiegata per il Cas e in poche altre circostanze, vale a dire la somma urgenza. La variazione di bilancio è stata eseguita con questa procedura e il consiglio deve approvarla ora. Ma la somma urgenza dove sta? Tutto ciò doveva essere fatto con la procedura ordinaria».
DI GIROLAMO E CORRADI AD AGOSTO: «UTILIZZEREMO VECCHIO PONTE IN ACCORDO CON ANAS, POI IL NUOVO»

Palla a Corradi: «Dovevo sbloccare, interesse pubblico» L’assessore, tirato in ballo per la scelta di somma urgenza, replica a stretto giro: «Il cantiere, che per legge è di proprietà dell’appaltatore, era fermo da mesi e mi interessava sbloccarlo con urgenza per proseguire i lavori. Giubilei non era in grado di proseguire, stop. Sottolineo che nei ‘lavori a rete’ spesso – passaggio sulle riserve richieste dall’impresa – ci sono sorprese geologiche, fare dei sondaggi su tutti i punti non è fattibile. Per quanto concerne la riserva sull’equocompenso, il Rup si è appellato in maniera corretta alla legge. La transazione è corretta, il problema era dove trovare gli oltre 200 mila euro necessari e abbiamo proceduto con la variazione di bilancio. Non capisco tutto questo caos».
LA DELIBERA DI GIUNTA CONTESTATA, ECCO L’ACCORDO TRA LE PARTI

«L’urgenza non è un criterio soggettivo». Entra in gioco Orsini Tutto finito? Nemmeno per sogno. De Luca resta ancora più perplesso dalle dichiarazioni di Corradi e riattacca: «Assessore, la somma urgenza non è un criterio soggettivo. E nella delibera non leggo alcuna motivazione specifica. L’urgenza era solo politica ed è diversa da quella che prevede la legge. Presenterò un emendamento su questa cosa e magari vedremo che dirà la Corte dei Conti». A questo decide di entrare in gioco anche Orsini: «Le motivazioni espresse da Corradi sono valide. Serviva evitare il contenzioso e riprendere i lavori». La bagarre si accende: «Le parole di Orsini confermano che il sistema è patologicamente malato». Il momento non troppo utile al dibattito si chiude con l’ironia dell’esponente Pd: «Vai Mela, bravo, la politica si fa in questo modo». Corradi chiede la parola.

L’assessore: «Strada scelta dagli uffici finanziari, interesse pubblico» Corradi fa il nome di Stefania Finocchio, dirigente a capo delle attività finanziarie: «Abbiamo visto le oggettività del cantiere e il percorso fatto dagli uffici preposti è stato perfetto dal punto di vista tecnico. La somma urgenza è stata decisa dagli uffici finanziari e va bene, c’è da seguire anche l’interesse pubblico. Nessun danno erariale né errori». Il commento di Todini chiude la contesa: «Bastava il procedimento ordinario, siete abbandonati a un destino cinico e barbaro». Bene.
Il vero interesse è la riapertura dell’ultimo tratto del collegamento viario. In commissione il tema non è stato nemmeno sfiorato e Corradi, una volta liberatosi dalla morsa dell’opposizione, decide di dare un breve aggiornamento sullo scenario: «No – risponde alla domanda – entro la fine dell’anno non riusciamo. Per Natale saremo in grado di fare la gara per completare – leggasi livellamento della struttura esistente – i lavori utili, quindi per gennaio dovremmo aprirla». Nuovo ‘pronostico’, sperando che sia diverso dai precedenti. Intanto l’atto non riceve parere positivo (giudizi solo dei membri della III° commissione): 3 voti favorevoli e altrettanti – compresi gli astenuti – negativi.