Gara Tpl Umbria, Busitalia vs Regione: il Tar respinge l’istanza cautelare della società

«L’accoglimento condurrebbe alla necessaria riedizione dell’intera procedura»

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di S.F.

«L’eventuale accoglimento, all’esito del presente giudizio, delle censure di parte ricorrente – involgenti tanto la suddivisione della gara in lotti che la disciplina per l’aggiudicazione di più lotti e la determinazione del corrispettivo a base di gara – condurrebbe alla necessaria riedizione dell’intera procedura». Lo mette nero su bianco il Tar Umbria nell’ordinanza cautelare pubblicata in giornata sul ricorso di Busitalia contro Regione e Umbria Tpl e Mobilità Spa: il mirino è sulla procedura di gara in quattro di lotti avviata in primavera.

LA TPER VA AL TAR E OTTIENE L’OBIETTIVO

La storia parte dal 2022 quando Busitalia ha impugnato al Tar la delibera del 10 agosto sul trasporto pubblico regionale e locale e, in particolar modo, sull’attività prodromica alla predisposizione degli atti di gara e del piano di bacino del Tpl. La società ha poi presentato quattro motivi aggiunti il 13 marzo 2023, 13 dicembre 2023, 22 aprile 2024 e 27 maggio 2024, tutti legati ad atti successivi del medesimo iter. Motivo? Chiederne l’annullamento. «La complessità delle questioni proposte necessita di una compiuta valutazione nella più idonea sede del merito, ove dovrà essere definita anche la questione del rito applicabile alla fattispecie che occupa», spiega il Tar nell’ordinanza cautelare a firma del presidente Pierfrancesco Ungari.

LA GARA DAL VALORE TOTALE DI 749 MILIONI DI EURO

Per quel che concerne il periculum in mora, il Tar puntualizza che «la prossima scadenza dei termini per la presentazione delle domande di qualificazione alla procedura di affidamento in oggetto (28 giugno 2024) non risulta concretizzare un danno grave e irreparabile per la parte ricorrente, in quanto dalle prospettazioni di parte ricorrente non emerge prima facie una assoluta preclusione alla presentazione della domanda di qualificazione, anche considerato che in questa fase non è prevista la presentazione dell’offerta». Più la motivazione citata sopra. L’udienza pubblica di merito è fissata al 22 ottobre 2024. Gli avvocati coinvolti sono Giovanni Pravisani (Busitalia), Tiziana Caselli, Anna Rita Gobbo, Luciano Ricci (Regione) e Daniele Spinelli (Umbria Tpl e Mobilità).

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