Il colore, come antidoto a ogni forma di conflitto, e come inno alla pace, accomuna i due murales protagonisti della sesta edizione del festival indipendente di arte contemporanea GemellArte, che sono stati svelati alle città di Terni e Saint’Ouen, legate da un gemellaggio che ormai ha superato i 60 anni. Nel segno dell’Harmonie, l’armonia, parola chiave del festival 2024, promosso da Gn Media, che ormai da sei anni unisce Italia e Francia, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia. Con la direzione artistica di Chiara Ronchini. A realizzare le due opere di arte urbana inaugurate a Terni e Saint’Ouen sono state tre donne – il duo Vërnis e Avalon Lewis – scelte fra oltre 30 candidature di alto profilo pervenute in risposta alla call internazionale lanciata dagli organizzatori del festival e ospitate in residenza nelle due città nella seconda metà di ottobre.
A Terni questa volta il murale è stato dipinto sulla parete esterna di un edificio dall’alto valore simbolico: la scuola primaria ‘Cesare Battisti’, inserendo quindi l’opera in un luogo di cultura, di formazione, di conoscenza e avvicinandola alle nuove generazioni. La firma è quella di Avalon Lewis, artista francese che si divide tra illustrazione, pittura e grafica, che racconta così la sua creazione: «Ciò che la parola ‘Armonia’ mi ispira per questo lavoro murale è la miscelazione, la fusione. Umani, natura, fauna selvatica sono una cosa sola, rispondono l’uno all’altro, si nutrono a vicenda, si incastrano come pezzi di un puzzle. L’armonia è l’equilibrio tra forme che si sostengono a vicenda e si elevano verso l’alto. Con l’obiettivo di creare un’immagine che rassereni nel mezzo di questo caos ambientale. L’uomo non è nulla senza il suo ambiente, senza questa terra che lo sostiene e lo nutre, senza questa natura e le sue creature che mantengono l’equilibrio. Non c’è gerarchia in questa illustrazione. Nel mezzo dei conflitti diventa una finestra verso l’appeasement dove si può guardare». Il murale della scuola primaria ‘Battisti’ è valorizzata da un’illuminazione site specific donata da Asm Terni, che ancora una volta ha contribuito al festival in modo attivo. Con un effetto ‘vignettatura’, per dare tridimensionalità all’opera e renderla ancora più godibile anche nelle ore notturne.
In Francia a curare GemellArte è la storica dell’arte Tiziana Zumbo Vital. Il murale di Saint’Ouen è stato realizzato in uno spazio situato nel quartiere Vieux Saint-Ouen (Rue du Landy), nelle immediate vicinanze del trafficato mercato di Landy e dell’opera dell’artista Ozmo, creata nell’ambito dell’edizione 2020 di GemellArte, dal duo italiano composto da Barbara Migliaccio e Sara Zecchino, unito sotto il nome ‘Vërnis’, studio di mural art e illustrazione applicata in cui ricorrono forme naturali e animali con riferimento all’arte naïf e alla pop art. Ecco come le due artiste presentano il loro progetto: «Sappiamo che Saint-Ouen é una zona estremamente multietnica, caratteristica che rappresenta anche più genericamente tutta Parigi. Al centro del murale è la coesistenza di esseri differenti nello stesso spazio, e in maniera pacifica. Partendo da due animali nati per essere preda e predatore (il giaguaro e l’antilope) e che in questo caso sono colti non solo in un momento di tranquillità, ma anche di affetto reciproco. É un momento che a prima vista può essere scambiato per un attacco ben riuscito, ma che si rivela come un’inusuale amicizia. La struttura del disegno vuole essere armonica e morbida, abbiamo voluto, infatti, prendere spunto da un simbolo molto inflazionato come l’infinito utilizzandolo però solo come base della composizione. Le textures dei peli dei corpi degli animali si mischiano, così che quasi uno sparisce nell’altro, dando vita a un terzo soggetto, fatto di entrambi e di nessuno».
‘GemellArte’: nella call 2024 vince la street art al femminile
Terni, ‘GemellArte’ con il tema dell’armonia cresce e si rinnova