È stato presentato martedì, a Castiglione del Lago (Perugia), il progetto ‘La casa degli animali Lav’, un luogo di pace distribuito in oltre 80 ettari dove gli animali salvati dall’associazione da situazioni di sfruttamento potranno vivere sereni e liberi da maltrattamenti.
A spiegare il progetto, che vedrà già fra poche settimane arrivare i primi animali, man mano in costruzione anche grazie all’aiuto di esperti agronomi, consulenti, etologi e veterinari, sono stati Gianluca Felicetti (presidente Lav) e Roberto Bennati (direttore generale Lav).
«Il rifugio sarà un luogo unico nel suo genere – ha detto Felicetti – per grandezza e varietà , dove sviluppare programmi di eccellenza nell’educazione delle giovani generazioni al superamento della cattività degli animali che da numeri diventano singoli individui, ognuno con il proprio nome. Offrirà strumenti per la didattica per ampliare la consapevolezza sui maltrattamenti degli animali e attivare progetti etologici ed etici in applicazione dell’articolo 9 della Costituzione».
In Europa – come spiega la Lav – sono ancora tantissimi gli animali provenienti da traffico, maltrattamenti e sfruttamento, che vengono sequestrati, anche grazie alle attività dell’associazione. In Italia, nello specifico, con la Legge 189/2004 che ha modificato il Codice penale per la disciplina dei reati in danno agli animali, il numero dei sequestri e confische operati dalla polizia giudiziaria ha registrato un incremento molto importante. Il rapporto zoomafia Lav ha stimato che solo nel 2023 nel nostro Paese sono stati aperti circa 24 fascicoli, con circa 13 indagati al giorno, per reati a danno di animali. Il maltrattamento è al secondo posto dopo il reato di uccisione, con 2.076 procedimenti pari circa al 29% di quelli registrati, e 1.342 indagati.
I primi animali saranno accolti ne ‘La casa degli animali Lav’ già nel prossimo mese di dicembre: saranno 130 tra ovicaprini e bovini, già affidati a Lav e provenienti da diverse situazioni drammatiche di sfruttamento ed illegalità . «Lav desidera un futuro migliore – è stato sottolineato – per questi animali che hanno sofferto già troppo. Per questo, grazie ai sostenitori abbiamo deciso di costruire una nuova casa, dove ogni animale ospitato possa trascorrere il resto dei giorni lontano dal dolore. Nei prossimi anni è prevista anche la costruzione di un’area di circa otto ettari che ospiterà animali esotici. Negli scorsi anni Lav si è presa già cura di quasi 800 animali, anche su richiesta della magistratura, adottando un modello operativo di soluzioni diffuse sul territorio nazionale. Ma è necessario fare ancora di più».
LA FOTOGALLERY




