di S.F.
Stefano Bandecchi, giunto a Terni in mattinata per un ‘briefing’ con la dirigenza, José Mourinho e Zlatan Ibrahimović. Finiscono anche loro nella consueta, briosa conferenza di Sandro Pochesci a poche ore dalla sfida casalinga con il Cesena: oltre mezz’ora per, in maggior misura, parlare della difesa, dell’aspetto mentale e della preparazione atletica. Con poche parole per i bianconeri di Andrea Camplone e un concetto ribadito: «Qui non voglio ansia da vittoria, non ci limitiamo ciò. Di recente sono stato spregiudicato con le parole perché volevo difendere i miei giocatori». C’è una novità legata ai match rossoverdi.

La ‘dedica’ Ad accompagnare Pochesci in conferenza il responsabile ufficio stampa di Unicusano, Gianluca Fabi, che in apertura ha voluto prendersi un paio di minuti per lanciare un’iniziativa: «Da questa giornata – ha specificato – dedicheremo le gare a un’associazione o lega di una determinata patologia. Sceglieremo di volta in volta e in questo caso la sfida con il Cesena sarà dedicata alla Lega italiana per la fibrosi cistica onlus: sono stato contattato dalla Federazione nazionale di hockey (Fih) e domenica, all’Onesti’ di Roma, faranno una giornata proprio per la sezione legale del Lazio (spazio alla sfida tra Asd Campagnano Legends vs All star hockey, a partire dalle 15). E quindi noi ci siamo». La ‘dedica’ non prevede – sponda Ternana quantomeno – la devoluzione di una parte dell’incasso in beneficenza. Diretta su umbriaOn dalle 15.

LE PAROLE DI SANDRO POCHESCI IN VISTA DEL CESENA, VIDEO
La difesa e il fondo Quando stuzzicato, Pochesci non lascia passare. E dunque in avvio di conferenza ecco una lunga deludicazione sulla tenuta fisica e sulle capacità difensive, non proprio in bella mostra a Salerno: «Torniamo a giocare in casa e questo ci deve stimolate se dovessimo avere qualche momento negativo. Siamo un periodo positivo perché comincio a vedere la squadra che desidero, seppur all’Arechi’ abbiamo avuto qualche difficoltà con un buon finale: stavamo controllando il match e non stavamo rischiando, visto che da parte loro c’erano solo cross. In Campania abbiamo preso tutti gol su errori individuali, zero di reparto e non mi è piaciuto l’atteggiamento di due calciatori. Mi spiegate – aggiunge – come si fa a dire che questa formazione è già stanca e scoppiata dopo due match? Andassero a documentarsi sui dati dei giocatori e i chilometri percorsi, corriamo più degli altri soprattutto quando ci difendiamo. Noi siamo in media in entrambe le partite. Il fondo? Si faceva vent’anni fa, il calcio è cambiato. Ai miei tempi non si calciava in porta, oggi sì. In definitiva posso dire che in B, per il nostro gioco, si trovano più spazi rispetto alla serie C. Forse dipende anche dai terreni di gioco».
DIEGO ALBADORO: «FINALMENTE HO RITROVATO LA SERIE B», VIDEO

Ancora Angiulli Magari non giocherà. Di certo l’ex Pisa, in settimana, è stato a lungo provato da interno sinistro accanto a Paolucci e Defedi nel 4-3-1-2: out Tremolada con Tiscione alle spalle di Albadoro e Finotto. I dubbi restano, mentre per quel che concerne il reparto difensivo Valjent, Gasparetto, Marino e Favalli restano i favoriti per comporre la linea a quattro: «Diego – Pochesci parla della punta campana – è un grande giocatore, ma deve superare il trauma degli ultimi tre anni con diversi crociati rotti. Ripeto, questo è un grande gruppo perché i giocatori sono tutti ‘operai’ e umili. Per vedere un’idea di squadra ben definita bisognerà attendere dieci partite: se di recente sono stato spregiudicato nel parlare, è perché volevo difendere loro. Battistoni? Ha avuto un attacco di panico ed è out, nel certificato è scritto questo». Ancora out Gigli, Bombagi, Signorini – «mi darebbe la chance di giocare con tre ‘animali’ in difesa e schierare un 3-3-4 o un 3-4-3», le parole di Pochesci sul difensore centrale – e Zanon, a loro si unisce Ferretti (problemi in settimana).
LA TERNANA E I VANTAGGI SFUMATI
Bandecchi, Mourinho e Ibra Il tecnico romano passa poi dal passaggio dell’imprenditore livornese in città ai ‘sogni’ personali: «Siamo contenti che Bandecchi ci sia venuto a trovare, è una persona eccezionale e vincente. Ci è venuto a caricare, lui è rimasto soddisfatto ma non sorpreso di questo avvio di campionato: alla pari dei tifosi è un po’ deluso per i soli due punti raccolti. Ai calciatori ho detto che non devono sentirsi inferiori a tutti quelli che volevano i tifosi: anche io avrei voluto José Mourinho sulla panchina della Ternana e magari Zlatan Ibrahimović in attacco, pensa che bello. Lui avrebbe avuto delle difficoltà – passaggio ironico sullo svedese – con noi perché gioca da solo mentre qui facciamo a due tocchi».

La gestione e l’ebbrezza Quattro vantaggi dilapidati e altrettanti punti lasciati per strada. Qualcosa c’è da correggere al di là del buon gioco espresso dalle ‘Fere’: « Negli ultimi anni, in B, ci sono state grandi sorprese – continua l’allenatore laziale – e vorrei farvi notare che ci sono proprio perché nessuno se le aspetta. La Ternana ha stupito né per i giocatori né tantomeno per il tecnico, ma per l’idea di calcio diversa dal solito: capisco che le novità e i cambiamenti facciano paura ma non voglio ansie. Il Cesena? Non parlo dei rivali, già mi scoccia fargli vedere le partite degli avversari ai miei. Hanno cambiato molto nelle ultime ore di mercato e hanno preso un attaccante, Cacia, con cui abbiamo parlato anche noi. Ai giocatori ho detto che non devono pensare a tutti i costi alla vittoria; i ragazzi devono migliorare sotto l’aspetto mentale e nella gestione della partita. Anche loro sono sorpresi e lo percepisco dalle reazioni dopo che vanno in vantaggio, ancora non è quella che formazione che dice ‘bene, si può vincere anche 1-0’. A livello fisico – torna sul punto iniziale – stiamo bene e se avessimo fatto sei punti tra Empoli e Salernitana mi sarei – in puro romano – andato a ubriacare a Frascati, la stanchezza può essere mentale. Sono strafelice – ha chiuso – di ciò di positivo che dicono i tifosi e se in futuro diranno male cercherò di lavorare di più».

Romagnoli senza gol I bianconeri di Camplone si presentano all’appuntamento senza Jallow, Dalmonte (squalificati), Esposito e Konè, indisponibili. Problemi offensivi per l’ex Perugia in avvio di stagione: i romagnoli sono una delle cinque squadre ancora senza reti (appena un tiro nello specchio della porta in quasi 200 minuti di gioco, nessuno a Bari) e sono in attesa di ritrovare il miglior Cacia – la forma è deficitaria, come ammesso dallo stesso giocatore – dopo l’acquisizione in extremis in chiusura di mercato. Un 3-5-2 ‘spuntato’ finora dunque per Laribi e compagni, con Panico, Gliozzi e Moncini tutt’altro che pericolosi: «Una partita difficile – le parole del trainer abruzzese in conferenza – contro una squadra coraggiosa che varia spesso il modulo di gioco durante il corso della gara. Sicuramente il buon inizio di campionato ha portato fiducia a tutto l’ambiente ma noi siamo pronti a giocarci la nostra partita». Tra i bianconeri spiccano l’ex rossoverde Di Noia, l’esterno polacco Kupisz e il centrale Rigione che, con ogni probabilità, troverà ai suoi lati Scognamiglio e Perticone. Arbitrerà Saia della sezione di Palermo.