L’avventura, ai tempi della presidenza Longarini, non si era chiusa nel migliore dei modi. Ma l’inizio era stato dei più sfavillanti e, se la carriera di Luis Antonio Jiménez, straordinario trequartista cileno in forza alla Ternana fra il 2002 e il 2006, sarebbe forse potuta essere ancora più prestigiosa, il suo ricordo a Terni, di giocatore di grande classe, è ancora vivo. D’altrone è stato uno dei più forti che hanno indossato la casacca rossoverde nella quasi centenaria storia del club. E ora la sua volontà, appese le scarpette al chiodo, è di rimanere nel mondo del calcio, ritagliandosi un ruolo dirigenziale e tecnico al tempo stesso, magari in ambito giovanile. «Lui è molto legato a Terni e alla Ternana – racconta Francesca Teodori che ha un’amicizia storica e contatti costanti con l’ex fantasista de La Roja – e gli piacerebbe molto poter tornare a lavorare per il club che lo ha lanciato nel grande calcio. Ad esempio come direttore tecnico, curando lo scouting di tutto il settore giovanile. Il problema non sarebbe economico, per lui conta solo il legame con Terni e la Ternana». Conoscenze e rapporti di stima, a livello internazionale, non gli mancano. Il ‘Mago’ vanta anche un master all’interno dello scouting della nazionale cilena, l’abilitazione di allenatore Uefa A e di direttore sportivo. «Serve quella volontà – osserva Teodori – che finora, nelle gestioni della Ternana, è mancata. Ma guardare al futuro con un settore giovanile al livello di tanti club di serie A, è un obiettivo credo fondamentale per una società ambiziosa. E Luis Jiménez può portare quel salto di qualità che da anni la piazza attende».