Il Perugia vince ma retrocede in Lega Pro. Il Comune in tackle su gestione sportiva

II tre punti ottenuti contro il Benevento sono stati resi inutili dal pareggio del Brescia a Palermo. Grifo terzultimo e all’inferno. La nota dell’amministrazione

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Mai vittoria fu più amara. È quella conquistata dal Perugia venerdì sera al ‘Curi’ per 3 a 2 contro il già retrocesso Benevento. Ma i grifoni vanno a fare compagnia ai campani e alla Spal – ovvero scendono in Lega Pro – perché a Palermo il Brescia (ora ai playout con il Cosenza) agguanta un pareggio (2-2) che dopo il primo tempo chiuso sotto di due reti, sembrava soltanto un miraggio. Così il destino degli uomini di Castori è dipeso, per una volta, dagli altri. E non è andata bene. Si chiude una stagione fallimentare, piena di amarezza, di occasioni perse. E di polemiche. Il futuro – stadio compreso – è tutto da scrivere.

Altalena di emozioni

Il vantaggio al 30′ dei sanniti con Diego Farias apre scenari da incubo per il Perugia. Che dopo alcune occasioni gettate al vento, riesce a rialzare la testa ad inizio ripresa: al 53′ Ciccio Lisi trasforma un calcio di rigore mentre cinque minuti dopo è Samuel Di Carmine a dare la salvezza virtuale ai biancorossi. Nel mentre a Palermo succede di tutto e nel giro di pochi minuti dal 2 a 0 per i siciliani si passa al 2 a 2 che condanna i grifoni a prescindere dal risultato del ‘Curi’. Ciano al 91′ sembra suggellare la serata drammatica con il gol che consente al Benevento di pareggiare (2-2). Tocca a Kouan, tre minuti dopo e poco prima del fischio finale, regalare al Perugia una vittoria (3-2) purtroppo inutile. Poi solo rimpianti. Tanti.

Il futuro

La partita è stata interrotta nel finale per dei fumogeni lanciati in campo dalla c urva Nord nel finale. Il destinatario della contestazione era ovviamente il presidente Massimiliano Santopadre, da tempo non più benvoluto dalle parti di Pian di Massiano. La seconda retrocessione in tre anni può rappresentare lo strappo non più sanabile del rapporto considerando anche le voci di imprenditori interessati ad acquistare la società uscite nelle scorse settimane. Al triplice fischio fuori dallo stadio si è continuato con le bombe carte ma la situazione in generale era tranquilla. C’era tanta delusione ma anche un po’ di rassegnazione da mesi per una stagione nata storta e finita peggio. La polizia ha disposto un filone antisommossa all’altezza del museo che non è però dovuto entrare in azione. Con grande probabilità ora ci sarà un generale cambiamento tra società, tecnico e rosa con l’obiettivo di risalire dalla serie C quanto prima.

La nota del Comune

«L’Amministrazione – la nota di palazzo dei Priori – comunale esprime profondo dispiacere e rammarico per la retrocessione in Lega Pro del Perugia Calcio, per il deludente risultato sportivo e per le modalità con cui si è arrivati all’esito della stagione sportiva. Un risultato decisamente distante dalla storia della Perugia calcistica, dalle aspettative della Perugia sportiva e della città tutta, frutto di un percorso tortuoso, che ha visto la squadra occupare a lungo i bassi fondi della classifica.   La Lega Pro non rappresenta la dimensione sportiva che la città e i tifosi auspicano per una società di grande tradizione. L’essere poi ricaduti in un risultato simile, a distanza di soli tre anni, costituisce un triste unicum nella storia biancorossa: occorre una seria e profonda riflessione sul piano della gestione sportiva. La retrocessione è una ferita anche per l’amministrazione comunale, che in questi anni non ha mai lesinato attenzione e prontezza rispetto alle numerose necessità che la Società ha manifestato. In primis, com’è noto, la gestione dello stadio Renato Curi che ha portato ad interventi strutturali importanti, mai effettuati dalle amministrazioni precedenti anche laddove si era evidenziata la necessità.  Auspichiamo pertanto che nei giorni a venire il presidente possa valutare al meglio il futuro della società e della squadra, tenendo in conto tutte le opzioni possibili, mettendo al centro dell’interesse la necessità di un pronto riscatto sul piano sportivo, tale da garantire in breve tempo un ritorno nelle categorie che più competano al Perugia Calcio, in modo da evitare alla città, ai tanti tifosi e appassionati di rivivere nuovamente delusioni così forti».

 

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