di M.Lilla
Nella cittĆ dei tanti festival ogni evento nella sua ciclicitĆ trova sempre il modo di cavalcare novitĆ e tradizione, cosƬ sul finire del 2015 il festival perugino più estroso e diverso, chiude l’edizione dell’anno e si propone come nuova idea di evento.
Nuovo Immaginario Al netto del buon risultato dell’edizione 2015, nel giorno delle somme, il direttore Alessandro Ricci Riccini pone l’accento su una nuovo idea per il prossimo anno passando da un evento diviso in due tronconi predefiniti, spettacolo e laboratori, ad un format votato al ‘fare’. Ā«Siamo arrivati alla conclusione che questo modo di fare cultura resta ancorato al passato – sottolinea Riccini – abbiamo deciso che non serve più un festival su cadenza annuale ma un evento che si spalma nel temp e che coinvolga progetti e idee creative da realizzare concretamente. Vogliamo uscire dal ‘giro’ delle ospitate e pensare più alla progettualitĆ Ā». Un’idea di innovazione culturale che parte dal condividere e programmare idee creative insieme a gruppi e associazioni che giĆ si occupano di creativitĆ sociale, Ā«cercando di ipotizzare e progettare la nostra futura cittĆ e nazioneĀ».
Tanta partecipazione L’edizione 2015 ha comunque riscosso tanta partecipazione di pubblico come si ĆØ ben visto dal tutto esaurito dell’unico evento a pagamento, lo spettacolo di Federico Buffa sulle olimpiadi di Berlino 1936, o come hanno dimostrato le sale piene negli appuntamenti con la Gialappa’s, con Antonio Albanese o con il regista Matteo Garrone. Ma quello che ha portato la direzione a dare una sterzata decisa sul modo di costruire l’evento ĆØ stato sicuramente il successo scaturito dagli incontri, i workshop, e i laboratori di ‘Umbria Creativa’ che si sono svolti alla rocca Paolina, Ā«sono stati momenti del ‘fare’ – prosegue Ricci Riccini – e dai tavoli sono uscite idee e proposte progettuali concrete su cui lavorare nei prossimi mesi. Siamo soddisfatti della partecipazione dei soggetti ‘sensibili’: giovani start-up, imprenditori, esperti, studentiche si sono confrontati con proposte concreteĀ».
Viva la Cultura Incubatrice di idee, Perugia resta perfetta location di eventi, e se da una parte l’esperienza di Immaginario apre a nuove forme di spettacolo come il rinnovato appuntamento con il ‘Festival del Calcio’ che all’interno del conteniotre ‘Viva la cultura’ si approprierĆ della parte dello spettacolo, lasciando all’Immaginario la sola parte laboratoriale che verrĆ spalmata in diversi appuntamenti durante l’anno. Dall’altro, non si potrĆ prescindere da quello che la programmazione europea e regionale chiede attraverso la razionalizzazione dei fondi per la cultura, quindi, l’idea di Ricci Riccini si trasforma in una sorta di piattaforma dove la programmazione delle idee si concretizza e si realizza anche grazie alla costruzione di un network che sfrutta quei collegamenti con il programma ‘Europa Creativa’ e quindi con ‘Umbria Creativa’.
Innovazione al museo Tanti i progetti pronti a partire proprio all’interno di questo nuovo sistema, dai ‘Web Genitori’ ai laboratori sul cinema e teatro, fino a progetti più ampi come quello del MUD – Museo Digitale, progetto in collaborazione con il Mibact che convilgerĆ circa 400 musei e che vorrebbe, attraverso l’uso di tecnologie digitali, trasformarli in luoghi più appetibili, fruibili e valorizzanti del patrimonio culturale italiano rispetto ad oggi.
Appuntamento nel futuro Aspettando i prossimi appuntamenti, Immaginario si trasforma in un festival che rinnega se stesso e quel modo di essere che ad oggi fa somigliare sempre di più i tanti eventi che vediamo non solo in cittĆ , ma nello stesso momento, cerca di specchiarsi e ritrova nel proprio nome la sua finalutĆ , immaginando un futuro di cose da costruire e programmare, tralasciando ad altri quei format che pongono al centro il mero ospite ‘vip’ che tanto somiglia alla solita ospitata da talk-show.