Incendio sul treno: pendolari perplessi

Il comitato dei pendolari umbri torna sul fatto che ha interessato il Foligno-Firenze e punta il dito sulle manutenzioni

Condividi questo articolo su

Le fiamme sono state spente subito ma ad accendersi, ora, sono le polemiche: quanto accaduto all’alba dello scorso 28 marzo al treno Foligno-Firenze, con i vigili del fuoco intervenuti alla stazione di Spello per domare un principio di incendio al penultimo vagone del convoglio, non è andato giù al comitato pendolari umbri che intervengono su una questione particolarmente sentita, quella delle manutenzioni.

La domanda «Qualsiasi sia stata la causa – problema all’impianto di riscaldamento o alla linea aerea di alimentazione -, l’accaduto fa capire una volta di più come la manutenzione del materiale rotabile e della rete ferroviaria sia strettamente legata alla sicurezza di convogli e persone, siano essi passeggeri che personale viaggiante. Cosa avremo detto – si chiedono dal comitato – se quanto accaduto alle 5.20 del mattino a poche decine di passeggeri, fosse successo su uno di quei convogli sovraffollati che collegano ogni giorno l’Umbria con Roma?».

La richiesta espressa più volte alla Regione è che «venga attivata presso le officine di Foligno una struttura di manutenzione dei materiali rotabili, normalmente effettuata presso le officine di Ancona, quantomeno per i convogli che fanno capo quotidianamente alla stazione di Foligno. Molte volte – spiegano i pendolari – si vede, per giorni, circolare materiale sempre con gli stessi problemi». Allo stesso modo è stata posta anche la questione «dei continui guasti che colpiscono gli impianti della direttissima Firenze-Roma, che hanno comportato, varie volte, il transito dei ‘regionali veloci’ sulla vecchia linea, con un maggior aggravio dei tempi di percorrenza o, come accaduto ad Orvieto, il salto della fermata da parte dell’IC581».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli