Incendio Trevi: «No impatti pericolosi»

Arpa Umbria diffonde i primi dati disponibili sull’analisi dell’aria e delle acque del Clitunno dopo il rogo di martedì alle Cartiere

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Prime valutazioni da parte di Arpa Umbria dopo l’incendio alla cartiera di Trevi. Così l’agenzia regionale per l’ambiente in una nota: «Dall’analisi preliminare dei dati di laboratorio dei campionamenti delle acque del Clitunno, effettuati nei giorni 23 e 24 giugno, è stato possibile proporre al sindaco del comune di Trevi la modifica dell’ordinanza, prevedendo la rimozione del divieto di attingimento. L’ordinanza era stata emessa a seguito dall’incendio del materiale cartaceo stoccato nei piazzali della Cartiere di Trevi, avvenuto proprio nel primo pomeriggio di martedì 23 giugno».

«Al momento nessun impatto ambientale pericoloso»

«La comunicazione è stata inviata nel pomeriggio odierno dalla direzione generale di Arpa Umbria, sulla base dei risultati che stanno emergendo dalle analisi effettuate dal laboratorio dell’agenzia per quanto riguarda le matrici ambientali – aria e acqua – che consentono, al momento, di scongiurare impatti pericolosi sull’ambiente e sulla salute delle persone».

Analisi dell’aria

«Le prime analisi dei dati delle emissioni in atmosfera, rilevati dalla centralina mobile della rete di monitoraggio dell’aria attivata già alle ore 17 del 23 giugno – spiega Arpa Umbria -, hanno evidenziato alcuni picchi di particolato (PM10 e PM2,5), benzene, biossido di azoto (NO2) e monossido di carbonio (CO), comunque tutti sotto i valori di soglia previsti dalla normativa. Lo strumento di rilevazione è stato posizionato in via Faustana del comune di Trevi, in prossimità delle abitazioni più vicine allo stabilimento. Già nella giornata di domani (venerdì, ndR) saranno disponibili i risultati delle analisi dei microinquinanti (diossina, metalli e IPA)».

Analisi dell’acqua

«Per quanto riguarda le acque del Clitunno – prosegue l’agenzia -, queste sono state interessate dallo sversamento di un colorante ad uso industriale di colore viola, stoccato in un serbatoio plastico coinvolto dall’incendio. Tale prodotto, come da scheda di sicurezza presente in azienda, è risultato essere una miscela contente sostanze pericolose e acido acetico. Grazie all’immediato intervento dei vigili del fuoco e all’attivazione da parte dell’azienda di interventi per la messa in sicurezza dell’area, il quantitativo delle sostanze sversate nel corso d’acqua è stato limitato. I tecnici di Arpa, già dal pomeriggio di martedì 23 giugno hanno provveduto ad una serie di campionamenti delle acque del Clitunno lungo il tratto compreso tra la Cartiera e la zona di Casco dell’Acqua. I campionamenti sono stati ripetuti per l’intera giornata del 24 giugno con l’aggiunta di analisi dei sedimenti. Dalle ispezioni visive è stato possibile accertare, già dalla giornata di mercoledì, la scomparsa della macchia colorata sulla superficie del Clitunno, con delle deposizioni sul fondo dello stesso. Nel momento in cui saranno disponibili tutti i valori delle analisi, sia dell’aria che dell’acqua, sarà possibile prevedere, di concerto con la Usl Umbria2, di proporre al sindaco del Comune di Trevi l’ulteriore modifica o la revoca dell’ordinanza emessa».

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