L.P.
Qualitร , innovazione, distribuzione delle risorse e parte del canone Rai in favore dellโemittenza privata. Sono stati questi i temi al centro del convegno organizzato venerdรฌ mattina dal Corecom dellโUmbria a palazzo Cesaroni sulla crisi del sistema televisivo dellโemittenza privata e le prospettive future.
L’online Una situazione, quella attuale, particolarmente difficile. Il riferimento, nellโintervento della presidente della Regione Catiuscia Marini รจ alla crisi dellโeditoria, in particolare alla triste vicenda che ha visto il Giornale dellโUmbria chiudere nellโarco di appena 5 mesi e su cui si auspica una maggiore sinergia tra pubblico e privato, garantendo, in proposito, la massima disponibilitร della Regione. Eโ una crisi che preoccupa, quella che ha colpito lโeditoria umbra, oltre che italiana, soprattutto per il rischio di perdere una generazione di giovani professionisti dellโinformazione. ยซOggi โ ha detto la Marini – l’informazione trova la sua espressione attraverso gli smartphone. Come istituzione dobbiamo capire come intervenire in questa delicata fase di cambiamento e di evoluzione. Un cambiamento che interessa gli stili di vita. E non serve sicuramente un’azione assistenzialistica. Si puรฒ intervenire attraverso provvedimenti legati a risorse europee, nazionali e agli strumenti a disposizione delle Regioni, che riguardano i fondi strutturaliยป. ร impensabile, dunque, gestire una crisi soltanto attraverso gli ammortizzatori sociali o con lโerogazione di piccoli contributi, perchรฉ questo significherebbe accompagnare questa realtร verso una lenta eutanasia.
Finanziamenti Quella attuale per il vice presidente Guasticchi รจ ยซUna fase di transizione in cui gli editori si sono cullati sui facili finanziamenti statali. Oggi possiamo dire che il futuro sarร internet. Ed in questo contesto l’editoria dovrร creare una forte concorrenza puntando prioritariamente sull’alta professionalitร e su nuovi servizi per cui utilizzare il personale esistente. Cercare il business offrendo nuoviservizi utilizzando le risorse umane e professionali presenti. Non si possono fare bilanci solo attraverso i tagli dei giornalisti. Nella gestione della crisi attuale vanno definiti bene i ruoli. Rispetto alla legge sull’editoria, attualmente se ne sta costruendo una a livello parlamentare per garantire un futuro al settoreยป.

Internet E se il futuro รจ nellโonline, per la presidente del Corecom Umbria Maria Gabriella Mecucci, lโarrivo delย web, soprattutto, dei social network รจ stato dirompente nellโambito dellโinformazione. ยซAuspichiamo che all’emittenza privata possa arrivare un concreto aiuto, oltre che dallo Stato, anche dall’extra gettito del canone Rai. Lo Stato e le Regioni dovrebbero favorire di piรน le imprese e la qualitร delle produzioniยป. Ne รจ convinto anche Vittorio Di Trapani, dellโUsigrai, il quale sottolinea lโimportanza di lanciare, magari proprio dallโUmbria e da Perugia, una consultazione pubblica per sapere quale servizio pubblico e quale Rai i cittadini si aspettano. ยซNon si esce dalla crisi dell’editoria continuando a cacciare gente e licenziando i dipendenti, perchรฉ ne va della qualitร . Si entra cosรฌ in un circuito da cui รจ difficile uscire. Serve una giusta contrattazione per chi produce informazione di qualitร ยป.

Legge regionale Per lโassessore Paparelli รจ invece il momento di una nuova legge regionale sperimentale, che incentivi la domanda di informazione di qualitร a partire dalle scuole e dai giovani, che favorisca le aggregazioni e le integrazioni, che incentivi le aziende a creare lavoro e a fare investimenti e che punti ad utilizzare al meglio le risorse. ยซPer questo la Giunta sta pensando โ ha detto lโassessore – dโintesa con lโassemblea legislativa, adย un provvedimento che metta insieme piรน azioni sinergiche. In tal senso abbiamo giร iniziato un confronto con lโOrdine dei Giornalisti e lโAssociazione Stampa in vista della convocazione degli Stati generali dellโInformazione umbraยป. E contro quella sorta di obesitร mediale che rischia di far prevalere la velocitร sulla qualitร , veridicitร ย e attendibilitร delle notizie, mentre la domanda di informazione locale aumenta e, di converso, si riducono gli spazi di informazione tradizionale, ยซbisogna trovare un equilibrio tra risorse disponibili e opportunitร di crescita e sviluppo. A rischio ci sono le 198 aziende editoriali iscritte al registro degli operatori della comunicazione, cosa che permette una copertura capillare del territorio, ma ha conseguenze negative per la raccolta pubblicitaria. Abbiamo 9 emittenti locali, oltre 20 radio, 3 quotidiani regionali, oltre 30 testate online e svariati periodiciยป.