di Montagne Misteriose
Leggendo qua e là abbiamo scoperto che la montagna di Polino nasconde un piccolo segreto tra le sue valli. Questa esplorazione è stata suddivisa in due parti scientifiche: geologica e storica.
L’Umbria è caratterizzata dalla presenza di piccoli centri magmatici di modeste dimensioni fra i quali il più grande è il complesso di San Venanzo (Terni). Anche se gli altri sono di dimensioni più ridotte, sono comunque molto interessanti dal punto di vista composizionale e per la loro particolare origine e rarità . È il caso dell’affioramento di Kamafugite di Polino.
La Kamafugite di Polino è costituita da due piccoli diatremi, ossia un condotto vulcanico prodotto da una violenta esplosione freatica. Il materiale frammentato e polverizzato scagliato dall’esplosione, ricadendo forma un bastione di brecce e di depositi tufacei tutt’attorno alla cavità che spesso viene ostruita dallo stesso materiale. I diatremi nel calcare massiccio sono databili nel Lias Inferiore-Giurassico Inferiore.
Questa situazione geologica ha creato l’antica ‘Cava dell’Oro’ di Polino. Qui troviamo dei resti della miniera collocata sull’asse delle ‘Ferrare’ che da Polino arriva fino a Monteleone di Spoleto. Insieme alle miniere di Narni, queste creavano una struttura mineraria estrattiva di miniere di ferro usate dallo Stato Pontificio.
A testimoniare il lavoro della miniera di Polino, ci sono alcune medaglie e monete forgiate dallo Stato Pontificio con i minerali estratti dalla Cava dell’Oro. Fra queste, la medaglia commemorativa di Papa Clemente XIII coniata nel 1762 e il baiocco. Oggi il sito riveste anche una notevole importanza dal punto di vista geologico; vi è la presenza di un piccolo sistema vulcanico estinto, risalente a 250 mila anni fa, e che affiora dagli strati calcarei tipici dell’area appenninica umbra.