Inaugurata venerdì pomeriggio, negli spazi espositivi del PalaSì in piazza della Repubblica a Terni, alla presenza del vice presidente di Arvedi-Ast Mario Arvedi Caldonazzo e dell’amministratore delegato Dimitri Menecali, ‘La grande opera’, la mostra che accende i riflettori sul più imponente impianto di derivazione mai realizzato in Italia tra ‘800 e ‘900. Il sistema di condotte, turbine per l’adduzione delle acque dal Velino e la conseguente trasformazione della potenza della Cascata delle Marmore in energia.
L’esposizione sarà visitabile fino al prossimo 23 ottobre e sintetizza gli elementi portanti del territorio: le acque con la magnificenza della Cascata delle Marmore, l’operosità rappresentata dall’acciaio e dall’energia e la bellezza naturalistica delle gole della Valnerina. Il percorso di visita parte dalla fondazione dell’acciaieria e dalla realizzazione del canale motore, per poi concentrarsi sull’avvento dell’energia elettrica con la nascita e lo sviluppo delle centrali idroelettriche e la nazionalizzazione della produzione elettrica con il conseguente esproprio. Per arrivare infine ai giorni nostri: con un focus sull’attuale utilizzo dell’energia e dell’acqua nello stabilimento.
La mostra è composta da pannelli esplicativi e filmati, secondo un approccio ‘immersivo’, con spazi dedicati anche ai siti presenti nell’area di Marmore-Campacci. Nel 140° della fondazione delle acciaierie ternane, l’iniziativa ha il compito di mantenere alta l’attenzione su un aspetto industriale determinante per Arvedi-Ast: quello dell’approvvigionamento energetico. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì con orari 10-12 e 16-19; sabato e domenica 10-12 e 15-19.30. L’ingresso è libero.
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