La Lega del Filo d’Oro fa incontrare oltre 100 famiglie ad Assisi con l’assemblea nazionale

L’appuntamento ha lo scopo di condividere esperienze, idee e progetti per sostenere chi non vede e non sente e i loro cari

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‘Organizzare la speranza, ricercando insieme possibilità’: questo il titolo dell’11° assemblea nazionale delle famiglie promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, in programma dal 14 al 16 giugno presso l’hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Un’importante occasione di incontro e di confronto, con circa 100 famiglie di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, per un totale di quasi 400 partecipanti.

«Il desiderio di ogni famiglia di organizzare al meglio i propri progetti di vita e quelli dei figli – riporta una nota della Lega del Filo d’Oro – alimenta la capacità creativa di attivare connessioni con professionisti ed organizzazioni, ma soprattutto con altre famiglie da cui possono nascere relazioni intense che generano crescita e cambiamento reciproco. In questo senso l’assemblea nazionale delle famiglie rappresenta un prezioso appuntamento che ha l’obiettivo di raccogliere le esperienze e le esigenze dei familiari di chi non vede e non sente, così da gettare i semi per far nascere progetti concreti e individuare le migliori strategie in grado di rispondere ai bisogni di chi vive quotidianamente la sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale di un figlio o di un congiunto».

«Le famiglie delle persone sordocieche – spiega Daniele Orlandini, presidente del comitato dei familiari della Fondazione Lega del Filo d’Oro – si trovano ad affrontare una sfida complessa che richiede energia, supporto, ma soprattutto conoscenze e competenze: per riuscire in questo cammino, è necessario e imprescindibile fare rete, affinché sia possibile costruire un sistema di sostegno efficace e nessuno sia lasciato indietro. Queste giornate – prosegue – saranno un’occasione propizia per avere riscontro da parte di un numero significativo di famiglie su quali siano, dal loro punto di vista, le esigenze più importanti e prioritarie. Per costruire un futuro più sereno per i nostri figli è necessario partire dalle esperienze concrete di chi vive ogni giorno la disabilità di una persona cara, così che possano essere messe in atto tutte le azioni utili e necessarie a promuovere e favorire un percorso di autonomia e benessere per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali».

Nel 2023 sono state 1.230 le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che hanno ricevuto, insieme alle loro famiglie, uno o più servizi dalla Lega del Filo d’Oro nelle diverse modalità. Oggi la Fondazione è presente in undici regioni sul territorio nazionale, attraverso i cinque centri residenziali e annessi servizi territoriali di Osimo (Ancona), sede principale dell’ente, Lesmo (Monza-Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e le sei sedi territoriali di Novara, Padova, Pisa, Roma, San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) e Napoli.

«L’assemblea delle famiglie è da sempre un appuntamento molto importante perché ci permette di conoscere, attraverso il confronto di diversi vissuti e il ricco scambio di riflessioni, i bisogni e le necessità di chi ogni giorno è accanto a chi non vede e non sente – dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro -. Ciò è indispensabile alla Fondazione per fornire risposte concrete e mirate in un’ottica di sviluppo delle attività che portiamo avanti da 60 anni. Crediamo fermamente che fare rete sia essenziale per garantire il miglior supporto possibile alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali».

Il programma dell’iniziativa

Tante le tematiche affrontate durante l’11° assemblea nazionale delle famiglie, a partire dall’incontro che aprirà la tre giorni a cura dell’avvocato Laura Andrao, esperta nazionale di diritto delle disabilità, che nel pomeriggio di venerdì 14 giugno terrà un seminario sul tema ‘progetto individualizzato e scelta del luogo di cura’. L’incontro si pone l’obiettivo di approfondire la legge 328 del 2000, in particolar modo l’articolo 14 che sancisce il diritto della persona con disabilità ad avere una progettazione individuale. Nella mattinata di sabato 15 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del presidente Rossano Bartoli, seguirà l’intervento del mental coach Luciano Sabbatini (‘allenarsi a piccoli ma grandi successi’) e quelli di Lorenzo Pergolini, psicologo – Case Manager Centro Diagnostico (Sviluppo della relazione genitore – figlio: separarsi per riunirsi) e di Chiara Filippini, Tecnico delle Tecnologie assistive (‘tecnologia assistiva a supporto dell’inclusione’). Nel pomeriggio sarà il direttore generale Roberto Costantini ad aprire la seconda fase dei lavori, a cui seguirà l’intervento dell’assistente sociale Ivana Lovino (‘fare rete per creare relazioni intense e persistenti’). Domenica 16 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del direttore tecnico scientifico Tiziano Gomiero, seguirà l’intervento di Patrizia Ceccarani del comitato tecnico scientifico ed etico (‘costruire alleanze e trasmettere competenze’). Sarà infine la volta delle relazioni finali di Daniele Orlandini, presidente del comitato dei familiari, e di Francesco Mercurio, presidente del comitato delle persone sordocieche. Chiuderà i lavori il presidente Bartoli. Nel corso delle giornate si alterneranno agli interventi le testimonianze di numerose famiglie di utenti seguiti dalla Fondazione, che racconteranno le loro esperienze di mamme, papà, fratelli e sorelle di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. In parallelo ai lavori dell’assemblea, all’interno della struttura ospitante sono previste attività ludico-ricreative per i ragazzi con disabilità e i loro fratelli e sorelle, per permettere loro di trascorrere momenti di intrattenimento e favorire una maggiore inclusione.

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