di Domenico Leonardi
Consigliere comunale di Ferentillo
Da quando nel 2018 la strada statale 209 Valnerina è passata sotto la gestione di Anas, è iniziato il balletto dei limiti di velocità. Nel 2020 Anas ha stabilito dei nuovi limiti per questa arteria, stabilendo che i 60 km/h in vigore fino ad allora, fossero aumentati a 70 km/h nei tratti rettilinei, mentre per i centri abitati il limite massimo consentito è stato abbassato a 50 km/h.
Il posizionamento di questa nuova segnaletica ha di fatto limitato l’uso degli autovelox a postazione fissa dei Comuni della Valnerina ternana. Infatti, i Comuni interessati si sono visti impossibilitati ad usare tali strumenti di misurazione e da ciò è iniziato il ‘balletto’ dei limiti di velocità. Le amministrazioni comunali, non potendo utilizzare gli autovelox a postazione fissa, hanno inviato ad Anas delle missive per chiedere lo spostamento della segnaletica verticale che di fatto ha portato alla modifica dei limiti di velocità.
Le richieste avanzate sono state accolte dall’ente (ordinanza numero 89/2021-PG) che di fatto ha modificato la 318/2020-PG. Le modifiche ai limiti sono proseguite nel tempo facendo sì che Anas in quattro anni sfornasse un totale di cinque ordinanze, con la quali sistematicamente veniva diminuito il limite massimo di velocità consentito su tutto il tratto che va da Terni a Ferentillo.
A fronte di queste variazioni, sono convinto che l’azione di controllo, necessaria ma non esaustiva per la soluzione del problema, viene sempre più considerata e utilizzata dalle istituzioni locali come mezzo per rimpinguare i propri bilanci. Tale modalità è più facile da concretizzare quando i limiti di velocità sono ridotti soprattutto nei tratti stradali le cui caratteristiche consentirebbero, oggettivamente, andature più elevate.
In qualità di consigliere comunale ho presentato una mozione per porre all’attenzione dell’amministrazione di Ferentillo tale problematica. Avendo ricevuto un riscontro negativo e ricevendo come risposta che l’argomento non era di loro competenza, con il comitato che rappresento nel 2021 abbiamo raccolto ed inviato più di mille firme ad Anas, Regione e Prefetto con cui chiedevamo la necessità di rivedere tali limiti di velocità e di utilizzare un metodo equo e congruo alle caratteristiche della strada. Mille firmatari completamente ignorati.
Da dicembre 2021 la nostra petizione si è persa nell’oblio burocratico. Di contro sono state prese in considerazione le 180 firme raccolte dal comitato costituitosi a Collestatte Piano, il quale si faceva portavoce della richiesta di posizionare dei sistemi di rivelazione della velocità.
Va sottolineato che, ad oggi, nei 30 chilometri che vanno da Terni a Castel San Felice sono presenti 7 autovelox e un tratto di 5 chilometri controllato da tutor. Così diventa veramente difficile convincere una giovane coppia a venire a vivere o rimanere in questo territorio. Inoltre, questo ulteriore balzello non farà altro che scoraggiare i turisti intenzionati a visitare questa bellissima valle e di fatto non farà altro che accelerare il fenomeno dello spopolamento della Valnerina. Questa sarà la più grande sconfitta per tutti gli amministratori.
Va sottolineato come il tutor diventa discriminatorio. La velocità media sarà controllata solo agli utenti che superano la seconda ‘porta’, cioè i residenti di Ferentillo, Arrone e Comuni limitrofi, oltre ai turisti che vedranno recapitarsi sanzioni per eccesso di velocità dove la strada consentirebbe andature più elevate. Il tutor non è la soluzione al problema sicurezza.
Da quando è avvenuto il cambio di segnaletica, mi sto battendo perché vengano rivisti i limiti di velocità. Per questo mi auguro che gli enti preposti riconsiderino le istanze avanzate dal comitato che ha raccolto mille firme.