Obesità e diabete di tipo 2 sono strettamente legati con un aumento di incidenza fra i giovani. Per affrontare correttamente il diabete è necessario mettere in campo una serie di iniziative integrando le strutture sanitarie e gli specialisti con la medicina di territorio. E’ quanto è emerso mercoledì mattina nel corso della tavola rotonda-dibattito dal titolo ‘Diabete e obesità 2.0’ svoltasi nella sala del consiglio provinciale di Terni. L’iniziativa è stata promossa dall’Italian Obesity Network (Io-Net) in collaborazione con Cittadinanzattiva e Tribunale dei Diritti del Malato e con il patrocinio della Provincia di Terni.
Aprendo l’incontro, il presidente della Provincia Francesco Maria Ferranti ha rivolto un ringraziamento agli organizzatori e a tutti i presenti, sottolineando la necessità di contrastare questa patologia sia dal punto di vista sociale che sanitario. «Occorre coinvolgere le istituzioni, le famiglie e le scuole perché il diabete sempre di più sta interessando fasce molto giovani. Sotto questo profilo – ha sottolineato Ferranti – assume un valore determinante l’educazione a corretti stili alimentari e di vita curando le nostre città anche dal punto di vista urbanistico, così da creare spazi e parchi idonei ad attività fisiche in un progetto ampio che consenta alle strutture sanitarie di fornire prestazioni tempestive in coordinamento stretto con la medicina di prossimità e territoriale».
All’incontro erano presenti il presidente di Io-Net Giuseppe Fatati, l’assessore comunale di Terni Alessandra Salinetti, la consigliera regionale Maria Grazia Proietti, in rappresentanza della Regione, il coordinatore di Cittadinanzattiva Luciano Capoccia, il responsabile del Tribunale dei diritti del malato Daniele Giocondi e molti altri soggetti a vario titolo coinvolti e interessati. Giocondi ha sottolineato la necessità di diagnosi tempestive e terapie appropriate «riconducendo – ha detto – in capo alle Usl la competenza primaria su questa patologia».
«Obesità e diabete di tipo 2 sono collegati ed è essenziale l’integrazione con la medicina generale – ha detto invece Fatati – L’inquinamento è un importante fattore di obesità, insieme alla genetica, perché produce infiammazione. Dobbiamo quindi porre grande attenzione all’ambiente delle nostre città. Dal 2021 – ha reso noto – l’obesità è riconosciuta come malattia cronica con un’incidenza in aumento che si attesta in Italia al 10%. Anche in Umbria diabete e obesità sono in crescita. In Umbria siamo al 7% mentre a Terni al 10%. Si spende poco per i farmaci e molto per le complicanze – ha affermato ancora Fatati – pochi sono infatti ancora coloro che hanno una diagnosi corretta, mentre è dimostrato che il diabete accorcia la vita molto più del fumo».
«Solo il 40% dei malati segue correttamente le cure prescritte – ha osservato Fosco Giraldi, esperto di legislazione sanitaria -. L’esercizio fisico dovrebbe essere prescritto come prevenzione ma in Umbria è sin qui mancata la volontà di mettere a disposizione di tutti questo strumento. Per questo è importante che il piano sanitario regionale preveda una revisione e una modifica che possa andare incontro tempestivamente alle esigenze di chi soffre di questa malattia». Nel corso dei dibattito si sono poi succeduti numerosi interventi di esperti e responsabili di organizzazioni, enti e associazioni: Mauro Andretta, Maria Grazia Proietti, Pietro Manzi, Alessandro Camilli, Alessandra Robatto, Amilcare Parisi, Danilo Serva, Lucia Bussotti, Cinzia Mari.