A 157 anni dalla sua fondazione (14 settembre 1861), la Scuola dāinfanzia Santa Croce, Casa dei Bambini Maria Montessori, primo asilo infantile di Perugia e prima scuola di metodo, ha indetto un convegno per riflettere sullāattualitĆ del metodo montessoriano, tra risorse e prospettive, insieme ai protagonisti storicamente coinvolti nel suo percorso di sviluppo sul territorio: la Regione Umbria, il Comune di Perugia, lāUniversitĆ per Stranieri di Perugia, lāIstituto Comprensivo Perugia 2.
Il progetto di recupero architettonico

Lāiniziativa ĆØ stata anche lāoccasione per presentare il progetto di recupero architettonico, strutturale e di valorizzazione dellāaula sperimentale Maria Montessori, destinata a diventare un ‘monumento vivente’ dove coabiteranno visitatori, bambini ed educatori. Ā«In vista delle celebrazioni dei 70 anni di metodo Montessori a Perugia ed in Umbria (1950-2020) ā ha spiegato la presidente della scuola Santa Croce Sabina Orzella – abbiamo deciso di intraprendere insieme alle istituzioni un percorso scientifico di valorizzazione della pedagogia montessoriana che coinvolga, attraverso la costituzione di un apposito comitato, tutti gli operatori del settore. Solo la sinergia con tutti i soggetti istituzionali potrĆ valorizzare il ādistretto montessorianoā ed inaugurare una fase di internazionalizzazioneĀ».
L’Aula Sperimentale Montessori
Il progetto parte da una rivisitazione e riscoperta dellāaula sperimentale Maria Montessori, patrimonio internazionale della pedagogia scientifica. Ā«Al Santa Croce ā spiega Matteo Ferroni, presidente della Fondazione eLand ed ex alunno dellāasilo Santa Croce – abbiamo scoperto un tesoro unico e prezioso, un patrimonio internazionale della pedagogia, unāopera architettonica di enorme valore che mette al centro lāosservazione del bambino: un teatro scientifico creato da Maria Montessori nel 1950, anno in cui venne invitata dallāUniversitĆ per Stranieri di Perugia a tenere il XXIX Corso Internazionale Montessori, che sarĆ recuperato e valorizzato in vista delle celebrazioni dei 70 anni del metodo montessoriano a Perugia. Lāobiettivo ā continua lāarchitetto Matteo Ferroni che cura il progetto ā ĆØ creare un āmonumento viventeā che sia al tempo stesso museo storico, asilo infantile e centro di pedagogia scientifica, dove coabiteranno visitatori, bambini ed educatoriĀ».
Gli interventi di ristrutturazione
SarĆ creato un museo-archivio, da ospitare negli spazi recuperati al piano superiore del Santa Croce, con area espositiva, area di studio e la bellissima terrazza sul tetto dellāaula Montessori che diventerĆ un belvedere sul paesaggio umbro. In questi spazi si racconterĆ la storia dellāAula attraverso una collezione permanente composta di materiali originali del corso Internazionale Montessori del 1950, di testimonianze dirette di chi vi ha partecipato e di arredi e materiali didattici storici ancora presenti al Santa Croce. I visitatori potranno poi essere accompagnati sulla ‘balconata’ (nome attribuito dalle maestre e dai bambini nel corso degli anni) per poter effettuare una osservazione pedagogica e sperimentare lāapplicazione del metodo Montessori con lāaiuto di maestre-guida. Anche lo storico giardino pensile della scuola sarĆ interessato da unāimportante opera di valorizzazione. Il centro interagirĆ con la scuola dellāinfanzia, con la scuola primaria (istituto Comprensivo Perugia 2) e con lāattiguo centro di formazione per le future insegnanti gestito dalle associazioni Maria Antonietta Paolini e Montessori Training Center i cui allievi potranno beneficiare dellāaula e del collegato percorso museale. Per valorizzare la dimensione internazionale del centro, la Fondazione eLand lancerĆ una campagna di internazionalizzazione attraverso il web e una mostra itinerante che servirĆ non soltanto a far conoscere questo prezioso monumento della pedagogia, ma anche a raccogliere nuove testimonianze materiali e immateriali nel mondo e arricchire i contenuti della collezione permanente e dellāarchivio.
Regione Umbria: fondi per la valorizzazione
La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha evidenziato che Ā«Maria Montessori non rappresenta solo un modello di riferimento per tante scuole italiane e del mondo, l’applicazione di un metodo, una scelta pedagogica, ma per l’Umbria ĆØ anche espressione di un forte legame culturaleĀ». Mentre l’assessore Antonio Bartolini ha ricordato che dallo scorso anno sono state indirizzate più risorse regionali e nazionali per il settore da zero a 6 anni: Ā«Come giunta regionale abbiamo inoltre stanziato per lāanno in corso 200 mila euro che vorremmo aumentare. Maria Montessori ā ha proseguito Bartolini ā ĆØ stata certamente una figura che deve essere rimessa al centro della istruzione e della formazione. Con il suo metodo ĆØ stata ambasciatrice del nostro Paese e di ciò dobbiamo essere orgogliosiĀ».