E’ stata depositata lunedì, alla Corte d’appello di Firenze, la richiesta di risarcimento avanzata da Raffaele Sollecito, l’ingegnere pugliese accusato dell’omicidio della studentesse inglese Meredith Kercher e poi prosciolto dalla Cassazione assieme ad Amanda Knox, sua fidanzata ai tempi dell’omicidio.
Ingiusta detenzione Oltre mezzo milione di euro, 526 mila in particolare, per l’ingiusta detenzione subita durante le indagini, con questa motivazione i legali di Sollecito, Giulia Bongiorno e Luca Maori, hanno depositato l’istanza. Gli avvocati hanno deciso di rivolgersi all’ultimo giudice che si è occupato del processo, ricordando che Raffaele è stato in carcere dal 6 novembre 2007 al 4 ottobre 2011.
Storie maledette A qualche giorno di distanza dall’intervista a Rudy Guede – l’unico condannato, in concorso, per l’omicidio della ventenne inglese – trasmessa giovedì scorso da Rai3 nel programma ‘Storie Maledette’, Sollecito ha commentato: «Non posso passare la mia vita a difendermi da una cosa che non ho fatto». Per il padre, che ha visto l’intervista della Leosini assieme al figlio, Raffaele è scandalizzato e indignato, «come profondamente indignato – ha aggiunto – sono io. Non ci ho nemmeno dormito la notte».