La procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani, aveva avocato a sé le indagini dopo che la procura della Repubblica di Perugia aveva chiesto l’archiviazione dell’ipotesi di omicidio preterintenzionale – contestando l’omissione di soccorso – per la 44enne Hudson Pinheiro Reis Duarte, la transessuale indagata per la morte del 22enne di Bastia Umbra Samuele De Paoli. Il 21 aprile del 2021 il corpo del giovane era stato trovato senza i vestiti addosso, in un fosso nella zona di Sant’Andrea delle Fratte. Le indagini avevano portato alla luce una violenta lite fra lo stesso de Paoli e la Pinheiro che, per la procura di Perugia, aveva visto la 44enne difendersi dalla brutalità del ragazzo. La procura generale, di contro, ha letto i fatti in maniera sostanzialmente diversa. E lo fa sapere attraverso una nota in cui annnuncia la conclusione delle indagini preliminari: «È stato comunicato agli interessati – si legge – l’avviso di chiusura delle indagini relative alla morte di Samuele De Paoli. L’avviso ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale a carico di persona identificata, nei cui confronti in primo tempo era stata chiesta l’archiviazione. Si suppone che la morte sia avvenuta per afferramento violento del collo della vittima, con un’azione compressiva esercitata nella regione corrispondente alla biforcazione carotidea destra, in prossimità dell’angolo mandibolare. Questa procura generale, dopo aver proceduto ad avocare a sé il procedimento, ora all’esito di ulteriori accertamenti ritiene di non condividere la richiesta formulata in precedenza, senza necessità allo stato di un supplemento medico legale. In conseguenza dell’avviso oggi comunicato da questa procura generale, la persona sottoposta ad indagini può chiedere di essere interrogata oltre che formulare istanze investigative e memorie difensive».
Morte Samuele, chiuse le indagini: per la procura è omissione di soccorso