Il vice campione del mondo 2002 – classe 250 – come coach di Danilo Petrucci e Jack Miller per il 2018 e il 2019. Alfonso González ‘Fonsi’ Nieto, 38enne figlio di Ángel Nieto, entra in Octo Pramac Racing: metterà a disposizione del pilota ternano il bagaglio tecnico e l’esperienza maturata nella lunga carriera tra 125, 250, MotoGp e Superbike.

Debutto a Valencia nei test della prossima settimana, al termine del campionato. Nel palmarès di Nieto ci sono 5 vittorie, 10 podi e 12 pole position nella classe 250 di Motogp e 1 vittoria, 5 podi e 1 pole position in Superbike: «Dopo il mio incidente – spiega lo spagnolo – negli Stati Uniti ho passato un periodo difficile perché la mia volontà era quella di continuare a correre. Sono stato un po’ di tempo lontano dalle gare anche se ho sempre seguito con passione sia la MotoGP che la Superbike. Questo, del resto, è sempre stato il mio mondo. Dopo ciò che è successo ad Ángel pochi mesi fa, ho sentito il bisogno di tornare ed ho condiviso questo desiderio con la mia famiglia».
Motivazione «Sono stato – prosegue – fortunato ad aver incontrato Paolo Campinoti: ci siamo messi a sedere ed abbiamo chiuso in 5 minuti. Vorrei condividere la mia esperienza con due piloti come Petrux e Jack che hanno già alle spalle una carriera importante. Per me è una grande motivazione: spero di poter dare il mio contributo ma anche imparare molto. Considero Pramac Racing uno dei migliori team di MotoGp: questo è un sogno che diventa realtà». Francesco Guidotti, team manager di Octo Pramac Racing, sottolinea che «avere Fonsi Nieto nel team è per noi motivo di profondo orgoglio, sono certo che il suo talento e la sua esperienza possano rappresentare un valore aggiunto non solo per i piloti ma anche per tutta la squadra. Iniziamo un percorso insieme che potrà rappresentare per Octo Pramac Racing un momento di ulteriore crescita tecnica. La figura del ‘coach’ in MotoGp è diventata centrale nelle ultime stagioni e per il nostro team è un grande privilegio poter affidare questo ruolo ad un campione del calibro di Fonsi».