La movida, a Terni, fa rumore. Ma mica solo ai tavoli dei locali, anzi. Dopo la dura presa di posizione di Mirko Zitti (Fipe-Confcommercio) – che lamentava l’assenza «di decisioni definitive e nel silenzio dell’amministrazione si torna indietro all’orario ridotto dei gazebo, tavoli e sedie» – arriva quella di Federico Pasculli (M5S) che – dando un colpo al cerchio e uno alla botte – lancia strali contro palazzo Spada.

Le problematiche «Quest’amministrazione non è mai riuscita e forse non ha mai voluto – accusa Pasculli – trovare una soluzione al problema. Non possiamo far morire il centro storico e con esso i locali della cosiddetta ‘movida’ che ne costituiscono il cuore pulsante. Piccoli imprenditori che a fronte di molti sacrifici in questi anni sono riusciti a valorizzare vie e quartieri altrimenti destinati all’abbandono e al degrado. È ovvio che tutto questo ha avuto un prezzo e a pagarlo sono stati in particolar modo alcuni residenti delle vie che hanno visto il proliferare dei locali e che hanno lamentato a più riprese particolari disagi».
«Colpo di grazia» Terni, insiste il consigliere comunale del M5S, «non è certo la prima città a vivere questo tipo di problematiche, ma quello che è mancato fino ad oggi è stata sicuramente un’amministrazione all’altezza della situazione che si è troppo spesso preoccupata di come rimandare un confronto serio e costruttivo che portasse a delle soluzioni condivise ed accettate da tutti. Occorrono regole certe, condivise e che contribuiscano a tutelare tutte le parti in causa. Già più di un mese fa avevamo fatto un appello al buon senso richiedendo un tavolo esteso e allargato in modo da dirimere la questione una volta per tutte. Questa amministrazione sta dando il colpo di grazia alla città».