Quaranta anni di iscrizione all’Ordine nazionale dei giornalisti. Anche per Mauro Pacelli, giornalista di Narni, è arrivato il momento di tagliare questo prestigioso traguardo. Così, nella mattinata di domenica 2 marzo, nella sala Raffaello dell’hotel Plaza di Perugia, lui ed altri dieci colleghi umbri hanno ricevuto dalle mani del presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Mino Lorusso, la targa celebrativa.

«Ho scritto il mio primo articolo – ricorda Pacelli -, tanti anni fa, ormai. Uscì sulle pagine di Terni de ‘Il Messaggero’ ed era il resoconto di una partita di seconda categoria calcio. Per il quotidiano romano ho seguito per molti anni le squadre di calcio di Narni: Narnese, Elettrocarbonium e Uda Sport. Mi sono occupato anche di altri sport e, all’occorrenza, di cronaca e di costume. Erano gli anni delle vecchie macchine da scrivere e dei ‘fuorisacco’, ovvero dei plichi dentro ai quali si inserivano i fogli dattiloscritti, e le eventuali foto, che portavo personalmente agli autisti degli autobus della Sar che facevano la linea Terni-Roma. A piazza Esedra i fattorini del giornale ritiravano queste buste e le portavano in sede. Per le cose ‘urgenti’, come le partite di calcio o i pezzi di cronaca, gli articoli si dovevano trasmettere per telefono. In pratica si chiamava la Sip che ti metteva in contatto con i ‘dimafoni’ del Messaggero di Roma (via del Tritone). Questi ti davano il ‘via’ e te cominciavi a dettare a voce il pezzo che avevi scritto. Ad ogni nome o cognome o in presenza di qualche termine particolare, dovevi fare lo spelling. I dimafoni registravano ogni tua parola e poi tramutavano il pezzo in un testo scritto che passavano ai redattori. Questi avevano il compito di controllare e, se necessario, correggere le bozze. Sembra fantascienza – continua Pacelli -, eppure per moltissimi anni i corrispondenti dei giornali facevano tutti così».
«Negli anni ’90 il venerdì, sulle pagine regionali de ‘Il Messaggero’, ho curato gli spettacoli facendo il punto su quelli che sarebbero stati gli appuntamenti del weekend nelle discoteche e nelle balere umbre. Ho collaborato nel tempo con ‘Il Corriere Adriatico’, il ‘Brivido Sportivo’ di Firenze e ‘Il Tirreno’, in occasione di eventi sportivi che avevano luogo qui in Umbria e che vedevano coinvolte squadre o atleti marchigiani e/o toscani. Nel 2004 ho iniziato la mia collaborazione con ‘Il Giornale dell’Umbria’. Il rapporto è durato fino a quando il giornale è rimasto in vita. Nella fattispecie ho curato quotidianamente la pagina ‘Narni-Amelia’, ma ho anche scritto di Ternana. Per i pochi mesi della sua esistenza ho, successivamente, collaborato con il ‘Nuovo Corriere Nazionale’, curando quotidianamente le pagine di Terni e quelle dello sport. Collaboro da alcuni anni con dei portali online dove seguo principalmente Narni, con incursioni anche su Amelia e Terni».
«Mi piace ricordare – aggiunge Mauro Pacelli – anche le mie innumerevoli collaborazioni fatte nell’ambito del mondo radiotelevisivo locale. Iniziai con il compianto Massimo Minciarelli a Radio Stereo Terni, poi diventata Tele Radio Centro Italia, dove oltre a condurre programmi d’intrattenimento musicale, mi occupavo anche di trasmissioni sportive. Ho poi avuto l’onore ed il piacere di collaborare con Radio Subasio come cronista dai campi dell’Eccellenza e dell’Interregionale. In studio, a Viole di Assisi, a condurre c’era il grande Angelo Marinangeli che ha sempre avuto una grande stima del sottoscritto. Negli anni successivi ho collaborato con tante altre emittenti, anche di fuori regione, in occasione di eventi sportivi che si svolgevano nel ternano. In tv ho partecipato come giornalista a trasmissioni andate in onda su Rtv2, Canale 58, Tele Umbria Viva, Tele Galileo, Teleterni e Umbria+. Da trent’anni seguo, per conto di varie testate, il Festival di Sanremo direttamente dalla città dei fiori, con interviste ai protagonisti».