«Non trasformate le attuali agenzie in punti erogazione Inps come deciso dalla direzione dell’istituto previdenziale». Il coro unanime per i territori di Narni e Amelia è lanciato dai rispettivi sindaci, Francesco De Rebotti e Laura Pernazza, con l’appoggio dei sindacati: è stato ribadito nel recente incontro avuto con il direttore dell’area ternana dell’Inps, Stefano Lo Re.

Cosa non va De Rebotti e Pernazza hanno spiegato la contrarietà è sia nel merito che, soprattutto, nel metodo e ribadiscono il sostegno alla posizione dei sindacati i quali chiedono il ritiro della decisione e il ripristino delle agenzie e di tutti i servizi da loro erogati. «Appare – sottolineano – per lo meno ingeneroso sottoporre a trasformazione le due agenzie in semplici punti Inps, essendo questa, puntualizzano, l’unica scelta in tal senso in tutta l’Umbria e lontana quindi da un piano strategico dell’istituto a livello regionale». I due Comuni, proprio per garantire la continuità del servizio, «hanno messo a disposizione dell’Inps importanti presidi, sostenendone anche le spese. Risulta quindi del tutto immotivato il non coinvolgimento preventivo delle due amministrazioni, a fronte della scelta unilaterale di Inps».

La richiesta Per quel che concerne i sindacati – con il supporto dei sindaci – è stata richiesta l’apertura di un tavolo permanente per formulare proposte migliorative del servizio offerto con la possibilità di una verifica continua del livello delle prestazioni, a fronte della garanzia fornita da Inps sul fatto che la trasformazione delle agenzie non penalizzerà né i cittadini, né i servizi stessi. De Rebotti, Pernazza e i sindacati concludono mettendo in evidenza «l’indispensabilità della garanzia di continuità delle prestazioni e dei servizi erogati da Inps».