Narni, San Domenico: recupero completato

Il sindaco De Rebotti: «Consegniamo le chiavi dei nuovi locali realizzati a seguito dei lavori di riuso e recupero funzionale al rettore dell’Università Moriconi»

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di Fra.Tor.

«Metaforicamente oggi consegniamo le chiavi dei nuovi locali realizzati a seguito dei lavori di riuso e recupero funzionale del complesso monumentale del San Domenico al rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi». Queste le parole del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, che accompagnato dal sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal questore Carmine Belfiore, dal prefetto di Terni Angela Pagliuca e dal rettore dell’Università Franco Moriconi, mercoledì pomeriggio ha inaugurato la ‘nuova vita’ del complesso dopo gli interventi che hanno riguardato il completamento del progetto avviato alcuni anni fa e già realizzato con la riapertura dell’ex chiesa di San Domenico in piazza XIII Giugno, adibita ad auditorium e dedicata ai servizi per l’università.

L’INTERVISTA AL SINDACO DE REBOTTI – IL VIDEO

Il complesso San Domenico

Il patrimonio «Le chiavi dei nuovi locali, sopratutto, le consegniamo a tutti i cittadini narnesi e non solo – ha aggiunto il sindaco – che riacquistano, dopo tanto tempo, un pezzo di patrimonio clamorosamente bello e che quasi era passato nel dimenticatoio. Oggi lo recuperiamo come auditorium, come spazio convegni perché tutte le aule sono collegate dalla videoconferenza, e sopratutto all’attività universitaria, in particolare alla ‘specialistica’ che da quest’anno partirà a Narni». De Rebotti ha poi annunciato che «il prossimo 25 aprile, nel giorno della Liberazione, intitoleremo questa piazza a Ivo Germani, anziano partigiano protagonista della Resistenza e molto conosciuto in città, scomparso nel 2016».

I tempi Il primo cittadino ha, infine, sottolineato che «abbiamo rispettato anche i tempi e gli impegni presi con l’Università per dare più fiato ancora a questa esperienza straordinaria dell’università narnese». Oltre ai lavori che hanno riguardato l’auditorium, negli spazi superiori «sono state ricavate tre sale e spazi per la segreteria e didattica. Un unico polo che, seppur sviluppato su due piani, è collegato e potrà ospitare lezioni universitarie, convegni, concerti, uno spazio che qualifica ancora di più il nostro centro storico fra i più belli del centro Italia».

La scommessa Per il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci «spesso le risorse vengono investite su cose non utili, ma direi che la comunità di Narni oggi, sostanzialmente, da un senso agli sforzi di questi anni. Recuperare un bene culturale è già di per sé una cosa importante, patrimonio della città, anni di storia e generazioni che si sono susseguite. Ci sono ricordi del passato, ma quando il recupero sta dentro a una filosofia ben precisa, c’è anche la possibilità che quella storia diventi ricchezza per il futuro. Qui non si recupera soltanto un pezzo di patrimonio storico importante, qui oggi si dice che la scommessa fatta alcuni anni fa su un corso di laurea che all’inizio non rappresentava il convincimento di molti, oggi invece quel corso di laurea si è dimostrato una felice intuizione. Per avere una buona università non bastano dei bravi insegnanti, ma occorrono anche servizi, spazi fisici e immateriali: bisogna costruire una comunità».

PARLA LA PRESIDENTE MARINI – IL VIDEO

Marini con Bocci e De Rebotti

Gli investimenti L’intervento, secondo la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, «assume un valore importante anche alla luce del fatto che l’ex ‘Casa del popolo’ di Narni andrà ad ospitare un corso di laurea della nostra università pubblica. Un intervento importante per la città di Narni e per tutta l’Umbria soprattutto dopo gli eventi sismici che hanno danneggiato parte dei beni artistici e monumentali dell’Umbria. La conservazione e la rifunzionalizzazione del nostro patrimonio rientra tra le priorità della Regione che ha destinato 14 milioni di euro per il recupero dei beni monumentali». L’investimento al San Domenico «è interessante anche perché andrà ad ospitare un corso di laurea a testimonianza che Narni vince una scommessa e che l’università ha mantenuto gli impegni. La comunità di Narni ha dimostrato intelligenza creando per gli studenti i giusti servizi che ora saranno arricchiti da nuovi spazi a disposizione e un nuovo corso di specialistica».

Il rettore Moriconi e il sindaco De Rebotti

L’Università Infine, parola al rettore Moriconi: «Quello che abbiamo ottenuto è dovuto all’impegno preso dal sindaco e dal sottoscritto, sintomo che se c’è la volontà di fare le cose si possono realizzare. Raggiungere questo successo dopo tre anni, nonostante le difficoltà, bé mi rende estremamente felice. Tutti gli impegni che ci eravamo presi per tutta la ‘conca’ ternana, a metà del mio mandato, li abbiamo portati a termine e siamo andati anche oltre quello che avevamo preventivato. Ringrazio la collaborazione di tutti e mi auguro di poter andare avanti così».

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