Narni, successo per ‘Ciliegiolo d’Italia’

La kermesse ha raccolto i consensi di pubblico e addetti ai lavori. Oltre quaranta le aziende presenti. Premi, eventi e un obiettivo: «Riconoscimento della Doc»

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È stata la rivincita dei vini leggeri. La terza edizione della rassegna ‘Ciliegiolo d’Italia’ si è conclusa con un bilancio al di sopra delle aspettative. Centinaia di visitatori, non solo esperti e tecnici ma anche solo appassionati di enogastronomia, si sono dati appuntamento a Narni all’auditorium San Domenico.

Il pubblico ha potuto scoprire le caratteristiche delle oltre quaranta aziende che hanno aderito alla manifestazione, pensata e voluta dall’associazione dei produttori di Ciliegiolo di Narni e cresciuta in termini di partecipanti, visitatori, qualità degli appuntamenti. Sette le aziende locali che producono ed etichettano Ciliegiolo di Narni in purezza, tipico di queste zone e presente già nel Medioevo: Leonardo Bussoletti, Fattoria Giro di Vento di Azienda Agricola Mazzocchi, Tenuta Casale Milli, Tenuta Fabrucciano, Agraria Ponteggia, Cantina Sandonna, Ruffo della Scaletta.

L’obiettivo Così Leonardo Bussoletti, presidente dell’associazione che si è inventata la manifestazione: «Questa terza edizione certifica la crescita in termini di produzione e di qualità di un vitigno che caratterizza la zona di Narni. Un territorio dove si possono fare vini importanti. Al prodotto della nostra terra, più di cinquanta ettari di coltivazione di ciliegiolo in purezza, c’è l’ambizione di ottenere il riconoscimento della Doc».

Ciliegiolo Academy Quelli di Narni sono stati due giorni ricchi di appuntamenti ghiotti. Tra questi la presentazione di Ciliegiolo Academy (che al momento ha il suo nucleo in un gruppo di produttori di Toscana e Umbria) che ha come mission la promozione della conoscenza del vitigno e delle zone di produzione, attraverso master class e degustazioni dedicate.

Il premio ‘Dante Ciliani’ Al ‘Ciliegiolo Maremma Toscana 2015’ dell’azienda Sassotondo (Sovana, Grosseto) di Carla Benini e Edoardo Ventimiglia è andato il premio intitolato a Dante Ciliani, indimenticato presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Umbria, ‘per il mirabile impegno nella comunicazione e nella diffusione della conoscenza di questo vitigno, iniziata nei tempi in cui i vitigni alloctoni la facevano da padroni. Il primo ad indicare anche la via della vinificazione del Ciliegiolo di un singolo vigneto da zona vulcanica’.

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