Si chiama ‘Sten’ (servizio trasporto emergenza neonatale) ed è stato presentato da Stefania Troiani, direttrice dell’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Perugia, come strumento importante per ridurre la mortalità ed evitare il trasferimento di bambini nati prematuri verso altre regioni.
Come funziona il servizio

Il medico del centro nascita può attivare il trasporto tramite una chiamata telefonica e indica l’emergenza. Il trasporto viene poi effettuato attraverso una ambulanza e autisti dedicati a questo servizio, così come gli operatori sanitari a bordo, tutti con esperienza. «Lo Sten nasce per le emergenze neonatali non prevedibili – ha dichiarato la dottoressa Troiani – è un servizio atteso da tempo da una intera regione e dai medici che si trovano ad affrontare il paziente critico nelle zone periferiche». L’Umbria, infatti, era rimasta una della quattro regioni dove il servizio era assente. E a conferma della sua utilità sono stati evidenziati i primi dati: dal 20 dicembre, giorno in cui è stato attivato, sono stati già effettuati otto trasferimenti. Per capire poi le potenzialità del servizio sono stati inoltre ricordati i 170 neonati accolti dai centri periferici di nascita umbri.
Le cifre del 2018

La presentazione di questo servizio unico regionale si è tenuta all’ospedale di Perugia nell’aula Levi Montalcini del Creo. Sono intervenuti il direttore generale del Santa Maria della Misericordia Emilio Duca, che per l’occasione ha illustrato anche cifre e indicatori relativi al 2018 dell’azienda ospedaliera, e l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini: quest’ultimo nel suo intervento ha ricordato il secondo posto dell’Umbria nella classifica stilata dal ministero della Salute ed ha annunciato le sfide future della sanità regionale.